Disservizi e criticità nei trasporti ferroviari: un’analisi delle problematiche quotidiane a cura del Comitato Pendolari Sud Milano e Lodigiano
Un viaggio tra ritardi, insicurezze e soluzioni ignorate con l’obiettivo finale di garantire un futuro migliore per tutti i viaggiatori
Un viaggio tra ritardi, insicurezze e soluzioni ignorate
Ritardi e cancellazioni dei primi treni del mattino
I treni che partono nelle prime ore del mattino da Milano Fiorenza sono costantemente soggetti a ritardi significativi o, nei casi peggiori, vengono cancellati. Questa situazione non sembra avere una spiegazione chiara, nonostante le richieste di chiarimenti avanzate dai viaggiatori. Il fenomeno è particolarmente frustrante poiché accade con regolarità, causando disagio a chi utilizza questi treni per recarsi al lavoro o ad altre destinazioni cruciali.
Insicurezza percepita a bordo e a terra
La sicurezza rimane un problema grave per i pendolari, sia sui treni che nelle stazioni. Non è raro imbattersi in viaggiatori che chiedono insistentemente l’elemosina, creando un clima di disagio tra i passeggeri. Inoltre, le situazioni di potenziale pericolo non si limitano solo a questo. Gli spostamenti a piedi sui binari, con persone che scavalcano i divisori di plastica, sono all’ordine del giorno, specialmente nelle tratte tra Lodi e Secugnago e tra Rogoredo e San Giuliano. Questo non solo rallenta i treni, ma contribuisce anche a una percezione di insicurezza generalizzata.
A San Donato, ad esempio, manca una chiara delimitazione dell’area ferroviaria, permettendo alle persone di accedere ai binari da dove trovano più comodo e di camminare sui ciottoli a pochi passi dai treni in transito. Questa situazione è aggravata dalla presenza di attività illecite, come lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti in aree aperte, che trovano un ambiente fertile proprio in queste zone poco sorvegliate.
Telecamere di sorveglianza e Polfer: una sicurezza mancata
Nonostante la presenza di telecamere di sorveglianza, rimane il dubbio se queste siano effettivamente funzionanti e se le immagini registrate vengano poi utilizzate per prevenire o risolvere situazioni di pericolo. Questo tema si collega alla mancanza di una postazione fissa della Polfer a Melegnano, una misura di sicurezza che, seppur ventilata da anni, non è mai stata realizzata. Tale presenza potrebbe fungere da deterrente per le attività illecite e da supporto per i controllori in difficoltà a bordo dei treni, specialmente in un’area critica come il sud Milano.
Proposte per un miglioramento del servizio
Il Comitato Pendolari ha avanzato delle proposte concrete per migliorare la situazione, tra cui la realizzazione di un percorso alternativo, la linea S12, che potrebbe evitare il caos del Passante ferroviario senza costi aggiuntivi. Questa nuova linea, se cadenzata ogni 15 minuti e gestita in modo puntuale, potrebbe rappresentare una vera e propria metropolitana leggera, migliorando l’efficienza e riducendo i disagi per i viaggiatori.
Un altro punto di criticità è rappresentato dall’introduzione del nuovo sistema di indennizzo, che sembra penalizzare ulteriormente gli utenti. I parametri per ottenere il rimborso, infatti, sono talmente stringenti che il bonus del 30%, che veniva automatico dal 2003 in caso di disservizi, è di fatto scomparso, nonostante le contestazioni da parte di enti come l’A.R.T. e l’AGCM.
Un appello per un futuro migliore
Il Comitato Pendolari Sud Milano e Lodigiano non intende attaccare nessuna istituzione o azienda, ma si limita a segnalare, con documentazione alla mano, i fatti e a proporre soluzioni di buon senso con l’occhio di chi ogni giorno vive sulla propria pelle queste criticità. L’obiettivo finale è quello di garantire un futuro migliore per tutti i viaggiatori, nella speranza che le prossime generazioni possano finalmente godere di un sistema di trasporto sicuro ed efficiente.