Emergenza Legionella: i controlli di CAP escludono che il batterio sia nell’acquedotto

Le analisi sui campioni, prelevati nella zona dove abitano le persone che si sono ammalate, hanno dato esito negativo. Al momento i pazienti colpiti dal batterio killer sono 20, 3 dei quali deceduti

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Sono già stati effettuati 13 prelievi nell'acquedotto e non è stata trovata traccia del batterio della legionella. Lo assicura il Gruppo Cap che gestisce la rete idrica di tutti i Comuni della Città Metropolitana di Milano, compreso Bresso, il Comune colpito dall’emergenza, che al momento vede il decesso di tre anziani e complessivamente 20 persone colpite. Le analisi sono state condotte nei giorni scorsi e tutti i campioni esaminati sono stati presi nella zona dove abitano le persone che si sono ammalate. Dal Gruppo Cap spiegano inoltre che sono in corso altri prelievi i cui risultati saranno disponibili a breve e che non ci sono stati lavori sull'acquedotto di nessun tipo. In costante contatto con l'amministrazione comunale di Bresso, i tecnici del Gruppo Cap ricordano che l'acqua si può bere tranquillamente.

«Ho richiesto nuove indagini e rilievi in collaborazione con Arpa e Ats per verificare anche l'aria». Lo ha detto Simone Cairo, sindaco di Bresso, che aggiunge: «Tutte le ipotesi sono sul campo. Le indagini e i rilievi negli acquedotti sono risultati negativi, aspettiamo invece quelli effettuati nelle residenze delle persone che sono state ricoverate. C'è il sospetto in alcuni casi è che si stia sviluppando una coltura della legionella negli ambienti domestici».

Anche Regione Lombardia è in prima linea per la gestione dell’allarme. Sono infatti più di 30 gli operatori dell’Azienda di tutela della salute, tra dirigenti, tecnici, assistenti sanitari e di laboratorio attivati immediatamente dopo i casi di contagio, impegnati a mettere in atto tutte le azioni per accertare le cause della contaminazione e il contenimento del fenomeno. 

Redazione Web

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