Morto Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano, lascia un vuoto incolmabile nella comunità

Con la sua scomparsa, la città perde un leader che ha saputo incarnare i valori di giustizia, rispetto e dedizione alla comunità

Gianni Ferretti

Gianni Ferretti

Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano, è scomparso mercoledì 6 novembre a causa di una malattia, all’età di 60 anni. La notizia è stata resa pubblica dal Comune di Rozzano attraverso un post sui social, che ha espresso il dolore della comunità e il vuoto lasciato da Ferretti, un uomo amato e rispettato, che ha dedicato la propria vita al bene collettivo. «La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità, che ha servito con instancabile dedizione, passione e una visione lungimirante per il futuro – si legge nel messaggio del municipio –. In questo momento di grande tristezza, ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, condividendo il loro dolore e portando gratitudine e riconoscenza per tutto ciò che il sindaco ha donato a noi tutti».

Il percorso di Gianni Ferretti: dall'imprenditoria alla guida di Rozzano

Prima di intraprendere la carriera politica, Ferretti aveva un forte legame con il mondo imprenditoriale. Nel 1985, a soli 24 anni, aveva fondato la Ferretti Limousine, un'azienda di noleggio con conducente che oggi conta un team di 13 autisti. La sua carriera politica ha avuto inizio nel 2019, quando si è candidato a sindaco di Rozzano e ha vinto al ballottaggio contro Barbara Agogliati, rappresentante del centrosinistra. La fiducia della cittadinanza è stata nuovamente confermata la scorsa primavera, quando Ferretti è stato rieletto sindaco con il 64,4% delle preferenze, superando questa volta Giuseppe Maria Foglia, candidato sempre del centrosinistra.

Ferretti era noto per la sua fermezza e il suo impegno nel difendere e valorizzare Rozzano, un comune spesso al centro di controversie mediatiche. Recentemente, ha preso posizione dopo una dichiarazione del rapper Fedez che, durante un acceso diverbio, aveva fatto riferimento a Rozzano in modo che molti hanno ritenuto denigratorio. In risposta, Ferretti aveva scritto una lettera aperta per tutelare l’immagine della sua città, affermando: «La nostra è una comunità di gente per bene, persone oneste che vivono la città ogni giorno con senso civico, rispetto delle regole e attenzione al bene comune». Nel suo messaggio, il sindaco sottolineava come la realtà di Rozzano, spesso associata a episodi di cronaca nera, fosse ben diversa da quella stereotipata: «Una metà delle famiglie di Rozzano vive nel quartiere popolare Aler, che non è un ghetto, ma una comunità basata su valori di condivisione, umanità, rispetto e solidarietà».

L'impegno per la giustizia: il ricordo di Manuel Mastrapasqua

L’attenzione e la determinazione di Ferretti nella lotta alla criminalità erano evidenti anche nelle sue prese di posizione contro episodi di violenza che hanno sconvolto Rozzano. Recentemente, quando è stato catturato Daniele Rezza, accusato dell’omicidio del giovane Manuel Mastrapasqua, ucciso per un paio di cuffie, Ferretti ha espresso pubblicamente la sua indignazione e la vicinanza alla famiglia del ragazzo. «Abbiamo perso Manuel, un bravo ragazzo della nostra città, ucciso l'altra notte a coltellate, da un criminale appena arrestato», ha dichiarato il sindaco su Facebook, aggiungendo che sarebbe stato indetto il lutto cittadino in occasione dei funerali. Ferretti ha elogiato il lavoro tempestivo delle forze dell’ordine, definendo l’arresto del colpevole un passo fondamentale per fare giustizia.

Con la sua scomparsa, Rozzano perde un leader che ha saputo incarnare i valori di giustizia, rispetto e dedizione alla comunità. Gianni Ferretti lascia un’eredità importante, fatta di battaglie civiche, attenzione al sociale e difesa dell’onorabilità dei suoi concittadini. La sua figura resterà nel ricordo di chi lo ha conosciuto e di chi ha potuto apprezzare il suo impegno per il bene collettivo.