Paullese: via i semafori da Conterico e San Donato, a breve il bando della Città Metropolitana

I ribassi del bando di gara di Paullo finanzieranno gli interventi a San Donato

Il nodo semaforico di Conterico

Il nodo semaforico di Conterico

A San Donato anche barriere fonoassorbenti per proteggere le abitazioni

I nodi semaforici di San Donato e di Conterico in territorio di Paullo rappresentano storicamente 2 vere e proprie “bestie nere” per gli automobilisti che, quotidianamente, utilizzano la ex s.s. 415 per effettuare i propri spostamenti. I due impianti in questione, infatti, estendono notevolmente i tempi di attesa e creano pesanti ingorghi alla circolazione, soprattutto nelle ore di punta. A tal proposito, da tempo i pendolari chiedono una soluzione che fluidifichi il traffico veicolare e ciò sembra finalmente non essere più un miraggio, grazie alla Città Metropolitana. L’ente, infatti, ha recentemente messo a bilancio la rimozione degli impianti semaforici di San Donato e Paullo e la loro sostituzione con dei cavalcavia, per una spesa complessiva di circa 8-9mln di euro. Secondo quanto emerso dalle recenti conferenze dei servizi per il progetto della desemaforizzazione della Paullese, nei prossimi mesi verrà elaborato dapprima il bando di gara per l’assegnazione dei lavori sul nodo di Conterico. Successivamente, per mezzo delle risorse risparmiate con i ribassi del prezzo del bando di gara, si potranno finanziare i lavori sul tratto di San Donato. Proprio per quanto riguarda il nodo sandonatese, in corrispondenza di via Moro verrà realizzata una passerella ciclopedonale di scavalco della Paullese, mentre il cavalcavia veicolare vero e proprio sarà edificato in corrispondenza di via Gela. Inoltre, a protezione delle abitazioni di San Donato che si affacciano sulla ex s.s.415, verranno realizzate delle barriere fonoassorbenti. Inoltre, per sgravare la città dal traffico di attraversamento, il Comune di San Donato ha proposto la realizzazione di una apposita bretella di sfogo per proteggere le zone di via Gela e via Trivulziana, che attualmente la Città Metropolitana sta valutando.
Redazione Web