Mediglia, indagato a piede libero il vicesindaco Paolo Bianchi, Affari Italiani pubblica l'ordinanza del Tribunale di Milano; l'opposizione incalza

L'ex primo cittadino è stato coinvolto nell' ambito di una inchiesta più ampia della GdF di Milano, per un presunto giro di appalti truccati che ha interessato numerosi comuni lombardi

Il Palazzo comunale di Mediglia, nel cerchio a destra Paolo Bianchi

Il Palazzo comunale di Mediglia, nel cerchio a destra Paolo Bianchi

L'inchiesta milanese sulla corruzione che ha portato all'arresto di 11 persone per presunte tangenti nell'aggiudicazione per l'affidamento dei servizi di mensa in scuole e istituti per anziani, mobilità e pulizie in uffici pubblici per un valore complessivo di 39 milioni di euro in diversi comuni dell'hinterland (Buccinasco, Cornaredo, Mediglia in provincia di Milano, Ranica  in provincia di Bergamo e Flero in provincia di Brescia) nasce da un esposto della moglie e della figlia di Massimo Cosimo Manco (in carcere), responsabile dell'Area servizi generali e sociali del Comune di Cornaredo nonché della Centrale unica di committenza di più comuni dell'hinteland con l'incarico di espletare gare d'appalto per forniture di beni e servizi.

«Veniva segnalato che Manco, nei numerosi anni di lavoro nel settore appalti del Comune, aveva ricevuto diverse regalie dagli imprenditori aggiudicatari o dai fornitori in genere, conseguenti proprio all'assegnazione dell'appalto, quali somme in contanti, soggiorni in hotel, biglietti per lo stadio» ed altro, si legge nell'ordinanza del gip Tiziana Gueli, e «veniva tra l'altro riferito che uno degli imprenditori che remunerava il pubblico ufficiale era Sparacino Carmelo», tra gli arrestati e che avrebbe agito nell'interesse di Fabbro Food.

Particolari che sarebbero emersi nella causa di separazione tra i coniugi dove la donna avrebbe parlato di uno stile di vita del marito al di sopra del reddito dichiarato. Manco, "in sede giudiziale, aveva ammesso di aver accesso a non meglio precisate tipologie di benefit, che quantificava, all'incirca, in 700 euro mensili". Visti i primi riscontri sono iniziate le indagini che hanno portato a delineare "una diffusa illegalità nel sistema delle gare d'appalto" indette da alcuni comuni dell'hinterland "connotata dalla turbativa e dalla corruzione dei pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio da parte dei privati imprenditori al fine di ottenere l'aggiudicazione".

Per quanta riguarda l'indagine sull'attuale vicesindaco di Mediglia Paolo Bianchi, leggendo le 254 pagine dell'Ordinanza del Tribunale di Milano pubblicate da Affari Italiani, secondo le accuse del Gip, si presume che Bianchi, nel 2021 nel ruolo di Sindaco di Mediglia, abbia concorso con altri indagati, fra cui un collaboratore del Comune di Mediglia, a fare "azioni idonee, dirette, in modo non equivoco a turbare con azioni conclusioni e mezzi fraudolenti la procedura aperta di rilevanza comunitaria per l'affidamento In concessione del servizio di ristorazione scolastica nel comune di Mediglia, indetto dalla CUC di Brescia in data 06-07-2021". Secondo le oltre 50 pagine di 254 dell'Ordinanza, zeppe di intercettazioni telefoniche e ambientali, l'allora sindaco di Mediglia avrebbe intrattenuto rapporti confidenziali, con con un operatore che si sarebbe poi presentato alla gara. L' appalto da quasi 5 milioni di Euro poi è stato perso da quella azienda e vinto dalla Pellegrini. Paolo Bianchi, sempre secondo quello che riporta il provvedimento giudiziario, avrebbe anche ricevuto la telefonata di ringraziamento del patron Ernesto Pellegrini.

Intanto l'opposizone consiliare chiede chiarimenti: «Abbiamo appreso dal Sindaco e dagli organi di stampa della vicenda giudiziaria che coinvolge il vicesindaco Paolo Bianchi - scrive il Gruppo Consigliare Mediglia Rinasce in una nota stampa -.
Nel pieno rispetto di tutti i soggetti coinvolti, fino al pieno accertamento di eventuali responsabilità. Mediglia Rinasce auspica al più presto una convocazione del Consiglio Comunale affinché venga fatta chiarezza sui fatti accaduti a tutela degli interessi pubblici toccati in questa vicenda».