Migranti ubriachi occupano il parco: attimi di tensione a Mombretto
I richiedenti asilo hanno iniziato a bivaccare nell’area pubblica con alcolici in quantità. Alcuni cittadini stavano per intervenire, poi sono stati chiamati i carabinieri che hanno riportato la calma
Sul posto anche il vicesindaco, Gianni Fabiano, e il consigliere Roberto Lanni
Alta tensione nel parco di via Carducci a Mombretto, frazione di Mediglia, a causa di un gruppo di richiedenti asilo che hanno letteralmente occupato l’area pubblica e costretto molti cittadini ad andarsene intimoriti. Tutto è accaduto nel pomeriggio di domenica 25 settembre, quando presso il parco si trovavano alcune famiglie medigliesi intenzionate a godersi il soleggiato pomeriggio di fine estate. È stato allora che i migranti, tutti ospitati presso alcuni appartamenti privati proprio a Mombretto, hanno deciso di accamparsi presso l’area. Con loro avevano una abbondante scorta di liquori, che non hanno esitato ad assumere in quantità, tanto che ben presto si sono quasi tutti ubriacati ed hanno iniziato a diventare aggressivi, anche infastidendo gli altri frequentatori del parco. Le famiglie intimorite da quanto stava accadendo hanno deciso di abbandonare l’area, mentre tra alcuni medigliesi hanno cominciato a serpeggiare rabbia e indignazione, tanto che qualcuno ha minacciato di intervenire. Ben presto gli animi si sono surriscaldati e a più riprese si è rischiato che la situazione degenerasse in rissa. Quando la situazione si è fatta particolarmente incandescente, il vicesindaco Gianni Fabiano e il consigliere Roberto Lanni sono intervenuti nel tentativo di fare da mediatori e calmare gli animi, ma alla fine è stato necessario sollecitare l’intervento dei carabinieri. Due pattuglie della Tenenza di San Giuliano sono giunte in loco ed hanno identificato tutti i migranti presenti. Uno di loro si è rifiutato di consegnare i documenti, così si è provveduto ad accompagnarlo in caserma per procedere all’identificazione. Alla luce dell’accaduto, l’Amministrazione medigliese ha fatto sapere di aver già contattato il responsabile della cooperativa “Il Melograno”, che gestisce l’accoglienza, il quale è stato invitato a fornire urgenti spiegazioni in merito all’accaduto.
Redazione Web