Sgominato traffico illecito di cuccioli: la “mente” era un pregiudicato di Melegnano

Gli animali, privi di microchip e qualsiasi certificazione sanitaria, venivano importati illegalmente dall’Est Europa e poi stipati in un cascinale nel Lodigiano in condizioni non idonee

I cuccioli affidati ad un centro di ricovero e cura

Nove cuccioli sequestrati (di razze bouledogue francese, barboncino e chihuahua) e quattro persone denunciate per traffico illecito di animali. È questo l’esito di un’operazione compiuta mercoledì 27 aprile dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, che ha permesso di smantellare un giro di compravendite illegali di cani in tenerissima età. Secondo gli agenti del Nipaf, la “mente” dietro il traffico illegale era un noto pregiudicato di Melegnano, già denunciato in passato per analoghi reati. Questa operazione, infatti, è da considerarsi la prosecuzione di un procedimento penale già aperto presso la Procura di Lodi per i reati di frode in commercio, traffico illecito di cuccioli, maltrattamento di animali e falso, che aveva portato lo scorso dicembre al sequestro di altri 14 animali. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo le denunce e i precedenti sequestri gli indagati avevano iniziato a gestire la loro attività illegale con maggiore cautela, nel tentativo di evitare di essere scoperti. I componenti della banda, infatti, si recavano ad acquistare i cuccioli in Ungheria servendosi di auto prese a noleggio ed utilizzavano cellulari intestati a cittadini stranieri, mentre i piccoli animali venivano occultati in un cascinale nelle campagne del Lodigiano, chiusi all’interno di scatole di plastica. Questo nuovo filone di indagini è stato avviato a seguito delle segnalazioni giunte da alcuni acquirenti i quali avevano comprato su internet dei cagnolini che erano stati consegnati con modalità sospette e privi di ogni documentazione sanitaria e di provenienza. Alcuni degli animali, poi, erano a volte malati e in alcuni casi erano successivamente deceduti. Durante le perquisizioni gli agenti del Nipaf hanno sequestrato anche i registri di acquisto e vendita dei cani, gli smartphone utilizzati dalla banda e alcuni farmaci veterinari ungheresi utilizzati per le cure improvvisate ai cuccioli. I nove cagnolini sono stati affidati ad una struttura specializzata dove saranno sottoposti a tutti gli accertamenti medico-veterinari necessari.
Redazione Web