BreBeMi e l'inferno di Tregarezzo: la lettera di Angela al sindaco Alessandrini

E sul blog di Sel Segrate, da sempre al fianco dei residenti di Tregarezzo nella battaglia contro l'arrivo della Brebemi, si legge: «Dopo il nostro invito al Sindaco Alessandrini a passare una notte all'inferno – dal titolo “Vada all'inferno”, testo consultabile sul sito - la lettera durissima di una residente».

Segrate, Tregarezzo -

Segrate, Tregarezzo - I lavori nel quartiere

Di seguito il testo: «Buongiorno Sig. Sindaco, sono Angela, residente a Tregarezzo da 57 anni. Vorrei farla partecipe di una giornata tipo che noi abitanti viviamo in questa frazione dimenticata da lei e dalla sua Amministrazione, o meglio frazione di cui vi ricordate solo in periodo di elezioni. Ore 6.30, dopo una notte in cui dormire è quasi impossibile, visto che i lavori per la Bre-Be-Mi proseguono ad oltranza, senza tenere conto che noi residenti abbiamo diritto a riposare, perché il giorno dopo ci aspetta una giornata di lavoro, arriva la prima gru della Cemat. A seguire ne arriva un’altra, e poi un’altra. Lavorano senza rispettare l’ordinanza riguardante gli orari e le distanze dalle abitazioni che purtroppo sono proprio a ridosso del piazzale. Sono gru che avrebbero bisogno anche di manutenzioni, perché oltre al rumore per lo stazionamento dei containers, si aggiunge il rumore dei motori, una volta più silenziosi, e poi scaricano fumi di combustibile che sono preziosissimi per noi. La invito a casa mia per capire cosa vuol dire vivere in questa situazione: la mattinata trascorre così, dal lato Cemat, fino all’ora di pausa degli autisti. Poi per circa tre quarti d’ora le nostre orecchie finalmente riposano. Dal lato Rivoltana la tregua non esiste, sì il traffico più intenso del mattino si attenua, per poi riprendere verso le 17.00 e continuare fino a notte fonda. Abbiamo avuto due anni di disagi enormi, penalizzati in code per uscire dalla frazione, con un aggravio di tempo perso, di spesa carburante che incide sulla già difficile situazione economica di noi tutti. Ora stiamo vivendo, forse, la fase finale di questa avventura e vedremo cosa ci riserva ancora in sorprese. Ho percorso il tratto di Bre-Be-Mi che da Liscate arriva a noi, sono state create barriere, già da tempo, per salvaguardare i campi e le aziende lungo la Rivoltana, ma a Tregarezzo ci sono solo delle persone e possono aspettare tranquillamente le barriere, respirare polveri e sentire rumori fa parte del nostro quotidiano e non ci danneggia. E’ possibile che dobbiamo solo subire senza avere nessuna tutela per la nostra vita, la salute seriamente compromessa dai rumori e dalle polveri? Il 16 giugno anche a Tregarezzo abbiamo pagato Tarsi e Imu e pagheremo la Tares e tutte le altre tasse che verranno, ma chi mai pagherà per tutto quello che stiamo subendo e abbiamo subito?Grazie Sig. Sindaco, è stata una grande delusione averle dato fiducia ed avere avuto in cambio tutto questo. Lei sapeva a cosa sarebbe andata incontro la nostra frazione e non ha fatto nulla per salvaguardare i suoi cittadini. Altri interessi sono stati e sono più importati per lei. Le auguro un futuro ricco di gratificazioni per la sua brillante carriera, ma provi a pensare che forse sarebbe stato più gratificante aiutare delle famiglie il cui futuro non sarà certo roseo, glielo dico anche nel rispetto verso il lato umano della sua persona, tanto cara al nostro Don Gianni. Grazie per l'attenzione ricevuta, saluti e buone vacanze».