La chiesa di San Rocco torna all’antico splendore

In seguito a questa operazione, è stato elaborato un piano di restauro, in accordo con gli uffici competenti della Curia e della Sovrintendenza ai Beni Culturali, che prevede la ripresa, per quanto possibile, dell’assetto descritto nei resoconti della visita pastorale di San Carlo Borromeo, nel 1573: il presbiterio avrà il soffitto decorato con quattro angeli, sopra il tabernacolo verrà riposizionato il bassorilievo in legno dello sposalizio della Vergine, e nella navata ci saranno due nicchie laterali a conchiglia, quella a sinistra dedicata a San Rocco e quella a destra a San Francesco. Rimarrà l’affresco della Madonna Addolorata e verranno inoltre restaurate altre decorazioni presenti nella navata centrale. Il restauro, iniziato a maggio 2011, dovrebbe terminare verso la fine di novembre: per il momento, don Sergio Grimoldi, parroco di Mediglia, Triginto e Bustighera, ha potuto riprendere a celebrare la messa all’interno di San Rocco, nonostante le impalcature tuttora presenti.Il contributo dei parrocchiani è stato fondamentale per il restauro di questa suggestiva e antichissima chiesa: con l’iniziativa “Mille mattoni per la nostra chiesa”, infatti, dal 2005 sono state raccolte numerose offerte; solo nell’anno pastorale 2010/2011, sono stati raccolti oltre 3.000 euro. «Voglio ringraziare tutti i fedeli che hanno contribuito alla raccolta fondi – ha fatto sapere don Sergio – . Il costo totale di questo restauro sarà di circa 80.000 euro: è necessario, quindi, un ultimo sforzo. Continuo a invitare tutta la comunità parrocchiale a contribuire alle spese di questi lavori conclusivi. Le offerte, che potranno essere dedotte dal modulo delle tasse e per cui verrà rilasciata una ricevuta, sono da consegnare a me personalmente, presso la parrocchia di Santo Stefano a Triginto».

Silvia Arrigoni