Mediglia: botte e furti ai genitori per la dose, in carcere tossicodipendente 48enne

L’uomo, che era anche malato di gioco d’azzardo, era arrivato a rubare ai genitori per procurarsi il denaro che gli serviva

Alla fine i famigliari lo hanno denunciato ai carabinieri

Finalmente si è concluso il vero e proprio incubo ad occhi aperti in cui erano costretti a vivere due anziani coniugi di Mediglia, 80 anni il marito e 72 la moglie, vittime delle ripetute angherie del figlio 48enne. Grazie all’intervento dei carabinieri della Tenenza di San Giuliano, infatti, l’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere delle pesanti accuse di maltrattamenti e rapina ai danni dei genitori. Da qualche mese la convivenza con quel figlio “difficile”, ormai rimasto senza lavoro, era divenuta un vero e proprio calvario quotidiano. L’uomo, tossicodipendente e malato di gioco d’azzardo, aveva come unico scopo della propria esistenza quello di ottenere il denaro necessario per comprarsi le dosi di droga e per giocare ai videopoker. Per questo faceva continue richieste ai genitori e, quando questi non potevano soddisfarlo oppure si rifiutavano, lui non esitava a passare alle maniere forti. Nella maggioranza dei casi alzava la voce, minacciandoli e insultandoli, ma almeno in una circostanza è arrivato persino a menare le mani, pur di ottenere quello che desiderava. Addirittura il 48enne non si è fatto scrupoli ad impossessarsi del televisore di casa per rivenderlo, nonché a sottrarre l’orologio al padre e la pelliccia alla madre, sempre allo scopo di ricavare del denaro. Nei mesi scorsi, esasperati dal comportamento del figlio, i genitori hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri che, a più riprese, sono intervenuti a più riprese a Mediglia per evitare che la situazione precipitasse. Nonostante ciò l’uomo, che ha continuato a vivere sotto lo stesso tetto dei genitori, non ha mai modificato il proprio comportamento. Così i militari hanno ricostruito nel dettaglio i fatti avvenuti negli ultimi mesi, stendendo una lunga relazione che hanno poi depositato presso il Tribunale di Lodi. Sulla base di quanto documentato dagli investigatori, nei giorni scorsi il Giudice ha disposto per il 48enne la custodia cautelare in carcere, ponendo così la parola fine al calvario degli anziani coniugi.
Redazione Web