Peschiera, «vandalismo, consumo di alcol e sostanze stupefacenti ai giardini Poletti, anche minorenni coinvolti»

La Redazione di 7giorni ha raccolto il grido di allarme di alcune famiglie e di molti residenti: «Situazione insostenibile, nessuno interviene»

«I grandi (N.d.R. 18-19 anni) fumano canne e si ubriacano davanti ai piccoli'(N.d.R. 14-17 anni), che sono li ai campetti solo per giocare a calcio il sabato sera. Siamo un gruppo di mamme molto preoccupate per i nostri figli. Questo succede fin dalle ore 18 fino a tardi. Mai che la Polizia intervenga con i cani antidroga, di rado passano e chiedono i documenti a tutti, anche ai ragazzi che sono al campetto solo per giocare». Queste sono le dichiarazioni raccolte da 7giorni rilasciate da un gruppo di mamme di ragazzi fra i 14 e i 17 anni che frequentano i campetti di  calcetto in Piazza Paolo VI a Bettola: «Siamo costretti a obbligare i nostri figli a cambiare ritrovo – dichiara una mamma in una email inviata alla Redazione -, la situazione è di pubblico dominio ma nessuno interviene. Quei campetti sono una bella soluzione per far stare insieme i nostri ragazzi. Ma se i genitori non controllano il comportamento dei propri figli e le forze dell’ordine non intervengono, rischia di diventare una polveriera dell’illegalità».  Anche numerosi frequentatori del parchetto lamentano comportamenti molesti: «Ogni mattina questa zona è un campo di battaglia – racconta un uomo  che porta a spazzo il suo cagnolino – bottiglie, lattine di birra abbandonate, a volte rotte e sparse in mezzo all’erba. Mio nipotino non lo porto più in questo parco è molto pericoloso. Cestini divelti, danni a panchine, rifiuti e vetri dappertutto». 7giorni si era già occupato della vicenda con un articolo pubblicato il 24 dicembre 2016, all’indomani di una serata brava da parte di alcuni di questi giovani ai Giardini Poletti.  «Era circa mezzanotte, e quel gruppo di ragazzotti con il pallone – racconta un condomino di via Europa – giunti nella via hanno cominciato a tirare pallonate alle auto facendo scattare tutti gli antifurti, i ragazzi gridavano come dei forsennati. Siamo usciti sui balconi a vedere cosa stava succedendo e  siamo stati anche insultati. Erano molesti e direi anche in preda ai fumi dell’alcol». Alcuni residenti hanno inviato alla Redazione di 7giorni anche dei brevi video che documentano l’impunità di questi ragazzi: «Ma dove sono i genitori di questi ragazzi? – si chiede una giovane papà -, è possibile che non sorveglino i loro ragazzi e soprattutto che questi sedicenni non abbiano un orario per rientrare a casa?»«Si sa – commenta una nonna residente in via Ca matta – i ragazzi sono ragazzi, a noi non danno  fastidio quando giocando al pallone gridano e esultano, anzi, piuttosto che vadano in giro meglio averli sotto occhio. Ma la maleducazione e il non rispetto di chi ti sta intorno non è  comprensibile. I genitori dovrebbero dargli delle regole e le Forze dell’Ordine, se le famiglie non lo fanno, dovrebbero ricordaglielo. Cominciando col far pagare di tasca i danni»«Da quando ci sono in giro le biciclette del bikesharing – racconta un residente della zona – li vediamo rompere a sassate i blocchi e utilizzarle di frodo per gare e giochi stupidi che danneggiano anche i mezzi pubblici. Quei mezzi dovevano essere una risorsa e invece si stanno rivelando un boomerang pericoloso»