Lavorava a San Donato il 31enne travolto e ucciso a Milano da un sudamericano ubriaco

Luca Latella lavorava come avvocato all’Eni. Mentre si trovava fermo ad un semaforo, è stato tamponato con violenza da un van guidato da un peruviano, poi arrestato per Omicidio Stradale

Il luogo dello spaventoso schianto

Il luogo dello spaventoso schianto

Il sudamericano era anche stato distratto dal cellulare

Avrebbe dovuto raggiungere la fidanzata a San Donato per fare colazione con lei, ma all’appuntamento non è mai arrivato. Luca Latella, avvocato 31enne che esercitava la professione presso Eniservizi proprio nel Comune sandonatese, ha infatti trovato la morte a Milano, a causa di un sudamericano ubriaco che lo ha tamponato con violenza inaudita. Il dramma si è consumato nella mattinata di venerdì 11 agosto in via Virgilio Ferrari, nel quartiere Vigentino. Poco prima delle 9 Latella si trovava fermo ad un semaforo rosso a bordo della sua Mini Minor storica, quando il Mercedes Vito nero a 9 posti condotto dal 34enne peruviano A.M.V. non ha arrestato la sua corsa e gli è piombato addosso. La Mini si è trasformata in un groviglio di lamiere dove l’avvocato 31enne è rimasto incastrato, trovando la morte quasi istantaneamente. All’arrivo della Polizia Locale, A.M.V. è stato trovato con un tasso alcolemico ben tre volte superiore alla soglia massima consentita. Come ha ammesso lui stesso agli agenti, aveva bevuto con gli amici prima di mettersi alla guida. Come se non bastasse, il peruviano ha poi raccontato alle forze dell’ordine di non aver visto la Mini di Latella perché distratto dal cellulare, che si era messo a suonare poco prima dello scontro. L’investitore, che si trova ora in carcere a San Vittore, è recidivo: nel 2010, infatti, la Polizia Stradale di Lodi gli aveva ritirato la patente per 6 mesi perché trovato alla guida in stato di ebbrezza.
Redazione Web