San Donato, intervento record al Policlinico: paziente salvato dopo 11 ore

Corretta una dissezione dell’arco aortico cronicizzata in un paziente giudicato non operabile, attraverso una tecnica chirurgia mininvasiva per ora eseguita solo presso il nosocomio sandonatese

Un intervento straordinario, durato 11 ore, di cui si contano attualmente solo tre casi in letteratura e che in Italia viene eseguito solo presso il Policlinico di San Donato. Il dottor Giampiero Esposito, Responsabile Chirurgia Cardiovascolare Mininvasiva dell’IRCCS Policlinico San Donato, ha corretto una dissezione dell’arco aortico cronicizzata in un paziente  affetto da miastenia gravis, già giudicato non operabile in altri centri cardiochirurgici italiani. La miastenia gravis, una malattia miotonica autoimmune che compromette il funzionamento dell’apparato muscolare, rappresenta un rischio per il paziente che deve sottoporsi a intervento chirurgico. Il paziente, un uomo di 50 anni residente a Lecce, conviveva da anni con una dissezione dell’arco aortico ormai cronicizzata che con il tempo l’avrebbe esposto a un progressivo aggravamento. «L’intervento era assolutamente necessario per consentire al paziente di avere un futuro sereno - afferma il dottor Esposito -. Tuttavia l’operazione era molto rischiosa a causa della malattia miotonica. L’unica via percorribile era quella della chirurgia mininvasiva, per cercare di contenere possibili gravi complicanze». Il dottor Esposito ha quindi praticato una ministernotomia, cioè un piccolo taglio sullo sterno, che ha consentito di intervenire sostituendo l’aorta toracica ripristinandone la regolare funzionalità. «La cardiochirurgia mininvasiva – spiega il dottor Esposito - offre molteplici vantaggi che soprattutto in questo caso si sono rivelati essenziali: una ferita più piccola con conseguente minor rischio di infezione e di problemi respiratori, un recupero post-operatorio più rapido e una degenza più breve».
Redazione Web

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