Folgorato dal Papa, Jérôme Kerviel, in cammino da Roma a Parigi, fa tappa a Segrate

«Ho scelto la vita perché, pur nella disperazione più cupa, c'è sempre una via d'uscita. Sono più felice oggi senza un soldo che ieri quando maneggiavo miliardi di euro». Da simbolo della finanza senza scrupoli a pellegrino in cammino - da Roma a Parigi lungo un percorso di circa 1500 chilometri - Jérôme Kerviel, 37 anni, ex trader francese della Banca Société Générale, ha fatto sosta a Segrate.

Zaino in spalla, così si è presentato, lunedì 31 marzo davanti al centro civico Verdi, al sindaco Alessandrini che, colpito dalla sua singolare storia, lo aveva contattato tramite Facebook per invitarlo a testimoniare, ai giovani soprattutto, la sua scelta esemplare. «In questo periodo così difficile non sono pochi i casi di chi ha cercato di togliersi la vita – ha spiegato il Sindaco - pensando che non ci fossero alternative. Anche qui a Segrate e non solo tra chi ha perso il lavoro. Lui ha fatto una scelta diversa, dimostrando che c’è sempre una speranza, nonostante tutto».
In Francia, la storia di Jérôme è molto nota, tanto da renderlo protagonista di romanzi e teatrali. Di umili origini - il padre era fabbro e la madre parrucchiera -, appassionato di matematica, ha studiato economia.
Un momento dellincontro con i giornalisti e i rappresentati delle associazioni segratesi«Ho iniziato a lavorare in banca a 21 anni facendo la gavetta – ha raccontato Jérôme ai giornalisti e ai rappresentanti di alcune associazioni segratesi (Acli, Caritas, Segrate Solidale, D come Donna) –, lavoravo dalle 7 a mezzanotte ininterrottamente, anche il fine settimana, a stipendio fisso, tre soli giorni di ferie in dieci anni! Mi davano come obiettivo da raggiungere il 1.700% in più in tre anni. Nel 2007, prima del crack, ho fatto guadagnare alla banca un miliardo di euro in un solo anno». Nel 2008, un suo investimento - scommesse spericolate sui derivati - ha causato alla Société Générale un buco da circa 5 miliardi. Debito che la giustizia francese gli avrebbe voluto far rifondere, ma lo scorso 19 marzo la multa è stata annullata, mentre la Corte di Cassazione francese avrebbe confermato la condanna a tre anni di reclusione.
Ma chi è oggi Jérôme Kerviel?
«Un uomo nuovo – dice –, sereno. Ma senza certezze, a parte quella di dover scontare la pena, una volta tornato in Francia. Del mondo dell’alta finanza, di cui era parte, ha brutti ricordi e di sicuro non ci vuole tornare». Ma la vera svolta, una sorta di folgorazione, è arrivata dopo l'incontro con Papa Francesco. «Un elettroshock – lo ha definito Jérôme – che mi ha cambiato completamente. Mi ero detto che se fossi riuscito a incontrarlo, sarei tornato indietro a piedi». E così è stato. Arrivato a Roma in aereo con il suo avvocato il 19 febbraio scorso - dopo aver scritto una lettera a padre Bergoglio per avere udienza - tre giorni dopo, lo scorso 24 febbraio, ha intrapreso il suo cammino “di testimonianza” a piedi , lungo la via Francigena, per raccontare a tutti chi è oggi. «Cammino con pochi euro in tasca – risponde Jérôme a un giornalista –, ho un budget di 30-40 euro al giorno, sufficienti per dormire, fare colazione e mangiare un piatto di pasta la sera dopo aver camminato per 7-8 ore. Dentro lo zaino ho un cambio di vestiti, pomata di arnica, cerotti per le piaghe sui piedi, un iPad mini e un cellulare con il Gps per orientarmi». In Italia per la prima volta, è Segrate il primo comune a ospitarlo, ma dalla Francia arrivano già altri inviti. E in molti dichiarano di voler “camminare” con lui.
Cristiana Pisani