Un incubo lungo 45 minuti, per un uomo di 93 anni, rimasto bloccato nell’ascensore

Dopo una decina di minuti, una signora di passaggio ha notato che il povero signor Ubaldo cercava di attirare l’attenzione bussando sulla porta dell’ascensore. Subito, la signora ha pensato di chiamare il numero di emergenza segnalato all’interno della cabina. Ha dovuto fare numerosi tentativi: ha chiamato ben tre volte e la risposta è stata sempre la stessa, «Manderemo qualcuno appena possibile».
Dopo trenta interminabili minuti, nessuno era ancora giunto in soccorso del signor Ubaldo. La passante ha così deciso di recarsi all’interno del supermercato, dove ha trovato due Carabinieri, che sono accorsi sul posto. Insieme hanno chiamato nuovamente il numero di emergenza e dopo dieci minuti finalmente è arrivato qualcuno a liberare il signor Ubaldo. Tempo totale di attesa: 45 minuti.
«È inammissibile – commenta la figlia, Loredana Galasso – che mio padre abbia dovuto stare in piedi, fermo, 45 minuti. Quell’ascensore ha bisogno di un urgente intervento di manutenzione, perché non è la prima volta che succede una cosa del genere».
Inoltre, segnaliamo che i due ascensori della passerella sono in pessime condizioni igieniche: al momento del sopralluogo uno era bloccato, l’altro emanava un forte odore di urina; la fossa di un ascensore era addirittura allagata. Nel frattempo, abbiamo avvisato anche il commissario Vercio della Polizia locale che, ignaro di quanto accaduto, ha preso subito a cuore la questione, giudicandola di gravissima entità e di estrema urgenza.

Susanna Tosti