Colturano, la minoranza replica al Sindaco Guala

In una lunga lettera i Consiglieri comunali di opposizione fanno sapere il proprio punto di vista rispetto alle dichiarazioni del primo cittadino rilasciate a 7giorni

I Consiglieri comunale di minoranza: Mario Valesi, Alessandra Pizzamiglio e Martina Guzzelloni

I Consiglieri comunale di minoranza: Mario Valesi, Alessandra Pizzamiglio e Martina Guzzelloni Foto dalla Pagina Facebook "Insieme per l'Unione - Lista Civica"

All’attenzione del sig. Direttore di 7Giorni
Le scriviamo riguardo l’articolo apparso sull’edizione online della sua rivista, in data 5 maggio 2020, a firma di Giulio Carnevale, dal titolo “Colturano: «Dalla minoranza nessun aiuto per l’emergenza ma solo polemiche strumentali. Noi preferiamo i fatti alle chiacchiere». Innanzitutto prima di entrare in merito ai contenuti desideriamo farle osservare, benché non sia di nostra competenza farlo, come dovrebbe essere norma di diritto oltre che correttezza deontologica di chi fa informazione contattare e dare a tutte le parti chiamate in causa la facoltà e la possibilità di esprimersi e replicare sull’argomento in questione. 
Detto ciò ci teniamo a farle alcune nostre precisazioni riguardo a quanto è stato scritto e le chiediamo di renderle pubbliche in quanto nostro diritto di replica. 
“Il Sindaco Giulio Guala dice basta all’attività denigratoria dell’opposizione consiliare: «Prima attaccano Don Andrea per una messa, poi le attività delle forze dell’ordine senza neanche informarsi prima. Cosi non fanno il bene della comunità»”
Riguardo a tale affermazione è importante precisare come nella nostra mozione (visibile a tutti negli atti ufficiali) non sia mai citato il Parroco proprio perché non nostro interlocutore. 
Infatti ci siamo rivolti unicamente al Sindaco in quanto, come precisato dalla legge, responsabile della salute pubblica del Comune e tenuto a far rispettare quanto stabilito dal DPCM dell’8 Marzo in cui fu stabilito, con l’adesione di CEI e Diocesi di Milano e Lodi, che le Messe dovessero essere celebrate in assenza di fedeli.
Poiché già prima del 15 marzo eravamo stati messi a conoscenza che le Messe, nonostante i divieti in essere, venivano celebrate con la presenza di fedeli, alle 7.48, di domenica 15 Marzo, sapendo dei buoni rapporti esistenti tra Parroco e Sindaco ci siamo rivolti a quest’ultimo, in modo privato, affinché dissuadesse il Parroco dal continuare le celebrazioni pubbliche della Messa. Il Sindaco dopo averci ringraziato “per la discrezione con cui glielo comunicammo” ci confermò che avrebbe provveduto a contattare il Parroco per “richiamarlo ad un comportamento consono alla situazione”.  Tuttavia lo stesso giorno, a poche ore di distanza, alle 11.15, la messa venne regolarmente celebrata, con la presenza di fedeli nella chiesa di Colturano. A questo episodio né hanno fatto poi seguito altri che abbiamo continuato a segnalare al sindaco senza ottenere però alcuna presa di posizione.
L’articolo riporta anche l’affermazione del Sindaco: “Si al confronto politico anche aspro, ma no alle strumentalizzazioni vergognose” con la quale si farebbe intendere che la Minoranza avrebbe voluto cercare visibilità attraverso questo atto. 
Il Sindaco forse dimentica che proprio in quel periodo in tutta la Lombardia, e in particolare nell’area Lodigiano-Cremasca, il tasso giornaliero di nuovi contagiati era il più alto d’Italia ed era esploso, in tutta la sua virulenta gravità il problema della RSA di Mombretto. Logica avrebbe voluto che, essendo questa struttura così vicina a Colturano, ci si sarebbe dovuti preoccupare di mettere in atto tutte le precauzioni possibili ed immaginabili per evitare ogni e qualsiasi probabilità di contagio dei propri cittadini. Lo stesso Sindaco aveva mostrato preoccupazione per la situazione tanto da sottoscrivere, insieme agli altri Sindaci dei Comuni aderenti a Smart Land Sud Est Milano, come da lui stesso dichiarato sulla pagina del Comune, una lettera indirizzata alla struttura in cui si chiedevano chiarimenti per evitare il contagio interno ed esterno.  
Prescindendo però dalle polemiche strumentali, in questo caso non generate da noi, vogliamo ribadire come l’unico nostro interesse sia stato la salute dei cittadini convinti che la prevenzione, oltre che la legge, vada attuata senza scuse. 
Non potevamo infatti esserci dimenticati che sin dall’inizio di Marzo tutta la popolazione dovette, seppur controvoglia, stare chiusa in casa!
Non potevamo esserci dimenticati che da fine febbraio le scuole sono chiuse con grande sacrificio per i genitori e sofferenza per i bambini!
Non potevamo esserci dimenticati che proprio quello in questione era il periodo in cui la Lombardia, l’area Metropolitana milanese e tutta l’area intorno a lodi, Cremona e Piacenza aveva il massimo tasso di crescita giornaliera di nuovi casi di contagio!
Non potevamo esserci dimenticati che nei reparti di terapia intensiva degli ospedali della nostra area non c’erano più posti per curare i pazienti!
Non potevamo e non possiamo esserci già dimenticati che medici, infermieri e operatori sanitari lavoravano in condizioni estreme e molti di loro sono purtroppo morti negli ospedali per curare i contagiati!
E trovandoci in questa situazione drammatica secondo qualcuno noi avremmo dovuto accettare, senza battere ciglio, che quello che stava accadendo sotto i nostri occhi fosse normale? Avremmo cioè dovuto accettare il concetto che qualcuno potesse arbitrariamente andare oltre le regole mentre tutti gli altri dovevano invece rispettarle. 
Questo secondo noi e secondo i nostri principi, che vanno ben oltre le scelte politiche, non poteva essere assolutamente accettato ed è in quest’ottica che abbiamo scritto la nostra mozione di censura. 
Al termine della nostra lettera vogliamo inoltre evidenziare come ci sembri deviante ed inutile cercare oggi di spostare la discussione in ambiti che nulla hanno che vedere con la mozione stessa. 
Riguardo l’annosa questione della prostituzione infatti, così come già in passato, siamo oggi ben disponibili a confrontarci e collaborare alla ricerca di soluzioni che permettano una maggior presenza delle forze di polizia locale sul territorio comunale, ma non è certo questo l’argomento della mozione. E falso e ridicolo è affermare che abbiamo criticato l’operato delle Forze dell’Ordine. Abbiamo troppo rispetto per questi uomini e per il loro lavoro per anche solo pensare di criticarli. Ciò che abbiamo invece criticato è la prosopopea superficiale con cui era stato affrontato un anno fa, in campagna elettorale, il problema prostituzione ed il fatto di non aver più preso decisioni concrete sull’argomento.
Infine riguardo la questione volontariato, in questo caso, il tentativo di spostare l’argomento sulla nostra non collaborazione diventa veramente insostenibile. La nostra consigliera Pizzamiglio, sbeffeggiata nei tempi passati, ha continuato a dare la sua opera in termini totalmente volontari sia per il ritiro che per la distribuzione dei pasti a chi ne aveva bisogno. Certo che l’essere stata spesso presa di mira in passato in termini non proprio positivi non aiuta a predisporsi per la collaborazione.
Concludiamo questa lettera con enorme spiacere. 
Infatti siamo partiti pensando di poter avere un confronto sereno, operando ciascuno nei propri ambiti e con le proprie prerogative ma evidentemente dobbiamo aver toccato qualche nervo scoperto.
 
Questo è quello che, nel rispetto delle regole, chiediamo sia pubblicato quale replica del Gruppo di Minoranza “Insieme per l’Unione” del Comune di Colturano all’articolo del 5/5/ u.s.
 
Distinti saluti
I consiglieri di Minoranza Valesi, Guzzeloni, Pizzamiglio.

Preferiamo i complimenti alle critiche, ma quando le critiche sono circostanziate e costruttive incassiamo con fairplay anche queste ultime. Nonostante non abbiate mai risposto alle nostre sollecitazioni fin dall'ultima campagna elettorale; nonostante il vostro chiaro intento denigratorio nel chiamare il nostro giornale "rivista"; nonostante che con la vostra navigata esperienza del settore giornalistico vi sentiate autorizzati a dispensare lezioni di deontologia, abbiamo pubblicato con piacere la vostra lettera, a dimostrazione  che 7giorni da 18 anni è la voce di tutti...quelli che ci scrivono.
La Redazione