Opera, Intervista a Pino Pozzoli: «per rabbia e per amore», l'enunciato di Pino Pozzoli che suona la carica per le prossime elezioni del 3 e 4 ottobre

Centrodestra spaccato: «Ripartire si può e si deve. Ma non è pensabile farlo né con chi ci ha portato in questa situazione, né con chi si fa vedere solo alle elezioni per poi sparire il giorno dopo».

Il contrassegno della lista a sostegno di Pino Pozzoli

Il contrassegno della lista a sostegno di Pino Pozzoli

Opera (MI), 9 agosto 2021.
Opera il 3 e 4 ottobre 2021 torna al voto dopo tre anni dalle ultime elezioni comunali. Le indagini della Procura con le pesanti accuse al sindaco Nucera e ad alcuni tecnici comunali avevano portato alle dimissioni del primo cittadino, sostenuto da Noi per l’Italia, Lega e Forza Italia. Ettore Fusco ex sindaco per due mandati, in quella Giunta aveva il ruolo di Vicesindaco. Dopo le disgrazie giudiziarie accadute alla Giunta Nucera, Ettore Fusco ha preso in mano le redini di quello che rimaneva del mandato chiuso prematuramente per ricandidarsi nuovamente al ruolo di Sindaco. La sua lista Fusco per Opera, ha ottenuto il via libera da Lega e Forza Italia escludendo come nel 2018 Fratelli d’Italia dall’alleanza. Il centrodestra andrà al voto ancora diviso e questa volta le ragioni di Pino Pozzoli esponente di Fratelli d’Italia e leader della Lista civica All’Opera di non convergere ancora una volta con la formazione di Ettore Fusco sembrano avere grande appeal sull’elettorato di centrodestra, nonostante il radicamento del leghista Fusco. Abbiamo incontrato Pino Pozzoli che ci ha rilasciato questa intervista esclusiva.

Intervista a Pino Pozzoli

Ancora una volta il centrodestra diviso al voto?
Noi abbiamo provato fino all’ultimo una sintesi con gli altri partiti, a cui abbiamo chiesto una certa discontinuità con questa Giunta, se non altro perché noi siamo stati in opposizione negli ultimi tre anni, e alcune problematiche che abbiamo sollevato in Consiglio comunale si sono rivelate parte del’indagine della Magistratura. Fin tanto che l’inchiesta della Procura non volgerà al termine, non avremmo mai potuto appoggiare la candidatura a sindaco di Ettore Fusco (N.d.r. Vicesindaco del Sindaco indagato Antonino Nucera), e di altri esponenti della ex Giunta. Solo quando saranno chiuse le indagini si potrà capire quali siano anche le responsabilità politiche. È corretto fare un percorso parallelo.

Come sta andando la composizione della lista All’Opera? Chi ha dato la sua adesione?
Stiamo facendo un mix fra esponenti di Fratelli d’ Italia a cui appartengo, ex leghisti ed ex esponenti di Forza Italia, che come noi credono che non ci spossa presentare alle elezioni con chi ha portato Opera in questa situazione. Importante sarà il contributo di persone della società civile. Con il fatto che nelle indagini in corso siano coinvolti non solo politici ma anche tecnici, nel comporre la lista stiamo tenendo presente che abbiamo bisogno di candidati con un alto profilo professionale e con delle competenze comprovate, poiché se i cittadini ci chiameranno ad amministrare Opera, le situazioni che dovremo affrontare sono impegnative e richiedono capacità e perizia. Per i nomi al momento non voglio sbilanciarmi. Rimando tutti alla presentazione.

Nel simbolo della lista All’Opera questa volta avete inserito il simbolo di Fratelli d’Italia, ci spieghi?
L’ultima volta siamo arrivati alla rottura con il resto del centrodestra poco prima delle elezioni, e Fratelli d’Italia era una quota minoritaria dei componenti della Lista. Nel frattempo il partito di cui facevo parte allora e rappresento tutt’ora è cresciuto anche a livello cittadino, nei sondaggi nazionali è accreditato come primo partito, la partecipazione al Circolo di Opera è aumentata e oggi abbiamo deciso giustamente d'inserirlo.

Non sarà facile vincere le elezioni, questa divisone del centrodestra con All’Opera che parte dal 18% di tre anni fa favorisce il centro sinistra cittadino?
La sinistra che probabilmente conterà anche su un accordo con il M5S quest’anno potrebbe diventare competitiva, cosa che non è mai stata da 13 anni a questa parte.

La data delle elezioni, il poco preavviso, la preoccupazione della cittadinanza per le questioni sanitarie e la ripartenza scolastica di settembre, rendono difficile lo svolgimento delle elezioni per come eravamo abituati, cosa ne pensa?
È difficile per tutti, ma per noi che non siamo andati a scadenza naturale è ancora più complicato. L’ufficialità che Opera andasse al voto l’abbiamo avuta giovedì 5 agosto. C’era la possibilità che i PM chiedessero al Prefetto di rinviare le elezioni per qualche motivo legato alle indagini. La nostra presenza sul territorio e le nostre iniziative in opposizione sono sotto gli occhi di tutti. Anche questa volta vogliamo vederci chiaro sulla situazione di sversamento rifiuti. Non è bello vedere che qualcuno faccia finta che non sia successo niente, e che il centrosinistra non avendo altri argomenti per la città non faccia altro che puntare la sua comunicazione sulle indagini della magistratura. Noi siamo garantisti per natura. Vedere che non si abbia altro da dire sul proprio territorio è triste. In questo ultimo decennio il centrosinistra si era completamente eclissato e oggi sfrutta un po’ di visibilità per demeriti altrui e non per merito proprio.

Siete pronti dunque?
Voglio rimanere umile e dare tutto me stesso. Lo facciamo per Rabbia per quello che è successo, e per Amore del mio paese, e perché noi la politica la facciamo per Passione. Quando nel 2018 Fratelli d’Italia era al 3% la nostra lista prese il 18%, e portammo due consiglieri nell’assemblea cittadina. Opera avrà la sua terza via: quella di chi non ha mai fatto mancare la propria presenza sul territorio senza essere immischiato in vicende nebulose su cui indaga la magistratura. Oggi siamo maturi per concorrere alla carica di Primo cittadino.