Falletta rompe il silenzio ma non chiarisce la sua posizione sulla mozione di sfiducia

L'ex capogruppo di Forza Italia accusa i consiglieri Di Palma e Bruschi di orchestrare una campagna di diffamazione contro di lui

Mi vogliono estromettere per questioni di poltrone

Con un comunicato stampa Antonio Falletta torna a far sentire la sua voce dopo il consiglio comunale del 4 agosto ma soprattutto dopo il diktat di Luca Squeri, responsabile provinciale di Forza Italia che ha dichiarato il voto favorevole del partito sulla mozione di sfiducia. Accusa il neo capogruppo consiliare Carla Bruschi di orchestrare una campagna di diffamazione nei suoi confronti, di aver e un progetto per estrometterlo da Forza Italia rilegando il tutto a questioni di poltrone. Accusa l’opposizione di aver presentato la mozione senza avvertirlo,  accusa il Gruppo Consiliare di adoperare il suo nome per promuovere l’evento del 21 settembre.  Carla Bruschi ha risposto alle accuse: «Non rispondo agli attacchi personali, per me la questione rimane politica. Tempo scaduto, la smettesse una buona volta con questa farsa, e con trasparenza venga al confronto con gli iscritti, i simpatizzanti e i vertici provinciali, e dica chiaramente se intenda ridare la parola agli elettori votando la mozione di sfiducia o voglia continuare a  sostenere questa maggioranza PD. Noi abbiamo scelto la strada di un confronto vero con gli elettori, che altri hanno rifiutato. D'altra parte il Presidente Berlusconi recentemente ha dichiarato "che è tempo di ritornare tra la gente e non chiudersi nelle stanze di partito"».

Falletta voterà o meno la mozione di sfiducia?

In queste settimane avremmo voluto chiedere al Consigliere Falletta se avesse intenzione di presenziare o meno al Consiglio comunale del 24 settembre e nel caso quale sarebbe stato il suo voto sulla mozione. Non ce ne è stata occasione nonostante i nostri inviti Falletta non ci ha dato la disponibilità ad una risposta. Rinnoviamo la domanda pubblicamente, invitando l'ex Sindaco a dare una risposta che poi è quella che i cittadini si aspettano. Antonio Falletta voterà la mozione di sfiducia, e ridarà la parola agli elettori oppure no?

Il comunicato stampa integrale

“Sul mio conto solo illazioni e falsità, 
Bruschi e Di Palma stanno rasentando i limiti della diffamazione”

Il consigliere Antonio Falletta reagisce alla violenta campagna di diffamazione  capeggiata dal duo Bruschi-Di Palma

“E’ un muro di false accuse e illazioni senza fondamento, che stanno addirittura rasentando i limiti della legalità, quello eretto dai due consiglieri forzisti Bruschi-Di Palma, complici in un’azione spietata e senza vergogna”. Il consigliere Antonio Falletta rompe il silenzio per ripristinare la verità sui fatti accaduti. Due gli argomenti da chiarire: la convocazione di un confronto pubblico a suo nome e la firma della mozione di sfiducia.

“Lo sciacallaggio politico di Bruschi e Di Palma non ha limiti. Dopo il voltafaccia in consiglio comunale, la firma di una mozione di sfiducia in una riunione carbonara alla quale non sono stato nemmeno stato invitato e la nomina fai-da-te della neo capogruppo, ora la situazione sta rasentando i limiti della legalità. I due consiglieri comunali stanno pubblicizzando con un volantino un incontro pubblico usando illegalmente il mio nome senza che io li abbia mai autorizzati. Dopo anni passati a vivere di rendita sulle mie idee, ora i due consiglieri con una mano mi attaccano e con l’altra cercano di agganciarsi alla mia immagine. Sono una persona seria, a queste guerre sotterranee di potere per la leadership del partito non ci sto. Se non lo toglieranno immediatamente, mi vedrò costretto a ricorrere alle vie legali”.

Falletta aveva firmato la prima mozione di sfiducia solo dopo avere inserito un passaggio importante che riguardava la perdita del finanziamento regionale sul commercio da parte dell’Amministrazione Comunale, a causa della sciagurata scelta di rinunciare al ruolo di capofila del Distretto commerciale. E’ un passaggio che simboleggia l’incapacità dell’ex assessore Righini, allora sostenuto da Zambon, e che ha gravemente danneggiato i commercianti di Peschiera. Proprio per questo, Falletta si è poi battuto con successo per fare ridurre le tasse anche a favore del commercio di prossimità.

“Un mese dopo il voltafaccia di Bruschi in consiglio comunale, seguito da settimane di silenzio, a settembre mi sono ritrovato davanti al fatto compiuto. Otto consiglieri comunali hanno indetto una riunione senza invitarmi. Hanno modificato il testo senza nessun tentativo di coinvolgermi, togliendo la parte sul commercio perché, evidentemente, non era gradita all’ex assessore Righini che forse spera in una candidatura a sindaco. La strategia della neo capogruppo Bruschi mi sembra chiarissima: pur sapendo che il mio voto è necessario al raggiungimento del quorum, sta facendo di tutto per estromettermi, nella speranza di rimanere incollata alla sedia del consiglio comunale. Io ai ricatti non ci sto, questi sporchi giochetti politici non mi interessano e non mi appassionano: da sindaco ho sempre lavorato per il bene dei cittadini, continuerò a farlo perchè Peschiera si merita di meglio. Il mio nome non è in vendita, evidentemente è un linguaggio che il duo Bruschi-Di Palma faticano a comprendere”.