Gallera: «Ho migliorato la vita dei miei concittadini, ora voglio portare a compimento la rivoluzione in sanità»

7giorni incontra l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia per fare il punto alla fine della legislatura

Giulio Gallera

Giulio Gallera Assessore al Welfare di Regione Lombardia

«Ho lavorato con estrema dedizione e determinazione alla realizzazione della presa in carico di 3,3 milioni di pazienti cronici prevista dalla riforma del sistema sociosanitario lombardo. Sono molto orgoglioso di aver contribuito in maniera concreta a migliorare la qualità della vita dei miei concittadini. Un grande impegno che voglio portare a termine nei prossimi anni». Così Giulio Gallera, 48 anni, milanese, racconta il suo impegno, e gli obiettivi futuri, come assessore alla sanità e welfare di Regione Lombardia. Ecco come ha risposto alle domande di 7giorni:

Assessore, cosa cambia con la riforma sanitaria?

Innanzi tutto ci prendiamo cura dei malati cronici, diabetici, ipertesi e cardiopatici che hanno la necessità di fare controlli, visite ed esami ciclicamente. Tutte queste persone verranno prese in carico da uno staff medico che gli garantirà un percorso di cura personalizzato, un affiancamento continuo, con la prenotazione di visite ed esami che li solleverà da stress e preoccupazioni.

Come verranno informati i cittadini delle nuove opportunità?
I lombardi affetti da malattie croniche riceveranno una lettera nella quale sono indicate i medici e le strutture sul loro territorio che si sono candidate alla loro presa in carico. È tra queste che potranno scegliere a chi affidare il loro progetto e percorso di cura. Questo nuovo modello ci permetterà di offrire un servizio più efficiente ai cittadini più fragili e di ridurre le liste di attesa per tutti i lombardi.

Qual è il bilancio del suo mandato di assessore alla sanità?
«Per me fare politica significa impegnarmi concretamente, ogni giorno, per i cittadini e per chi ha bisogno. Da assessore alla sanità, in soli 18 mesi, ho visitato tutti i 118 ospedali lombardi perché ho voluto toccare con mano i punti di forza del nostro sistema sanitario, ma anche le cose da migliorare».

Il nostro territorio è stato oggetto di una riorganizzazione dei servizi, quali erano gli obiettivi?
A fronte di risorse sempre più scarse, abbiamo cercato di dare ugualmente risposte concrete ai sempre maggiori bisogni dei cittadini. Nel caso di Peschiera Borromeo, per esempio, nonostante la riorganizzazione, siamo riusciti a mantenere importanti servizi già esistenti, come il Centro unico prenotazioni, la scelta e revoca del medico curante, il Centro prelievi, il Centro vaccinale, il Centro dialisi. Abbiamo, inoltre, attivato un Centro polifunzionale, un ambulatorio di continuità assistenziale e un nucleo di cure primarie anche per i cronici, che permette ai medici dell’ambito territoriale di Peschiera di avere a disposizione le agende condivise con gli specialisti della ASST che su prenotazione visitano i cittadini. Abbiamo, inoltre, aperto il Punto Accoglienza e Orientamento a Melegnano, potenziato il Consultorio Familiare di San Giuliano Milanese e riattivata l’attività del centro vaccinale a San Donato Milanese. Abbiamo potenziato il poliambulatorio di Segrate con più attività e più ore di servizio.

Avete realizzato anche servizi ospedalieri territoriali?
Abbiamo continuato a investire sul territorio. Regione Lombardia solo negli ultimi due anni ha investito circa 35 milioni di euro nell’ASST Melegnano e Martesana, 3 milioni solo nell’ospedale di Vizzolo Predabissi”.

Quali sono gli obiettivi futuri?
La nostra sanità è un’eccellenza, anche se sono consapevole ci sia ancora molto da fare per risolvere i problemi che le persone vivono ogni giorno. Per questo, forte dell’esperienza maturata, ho deciso di rimettermi in gioco e di ricandidarmi in Regione Lombardia per continuare il lavoro iniziato.


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