Rivolta nel Partito Democratico peschierese, ai giovani Assessori non piace “il ritmo” imposto dal Consulente del Sindaco, Silvio Chiapella

Caterina Molinari, Danilo Perotti e Marco Righini suonano la sveglia al Pd locale

Caterina Molinari

Caterina Molinari Caterina Molinari

Lo strappo fra gli Assessori di “Nota” e quelli del PD vive un altro atto, dopo il voto contrario in Giunta alla delibera n.13 su Bellaria e le accuse con attacchi circostanziati riportati sul giornale di Silvio Chiapella; Danilo Perotti, Caterina Molinari e Marco Righini prendono le distanze dai neo iscritti al Partito Democratico Cittadino. In una comunicazione sul sito del Partito Democratico nella sezione “Giovani” scrivono:
«Ci fanno NOTAre che siamo inesperti, arroganti, carenti. Ci accusano di non avere ritmo.
Ma ritmo non significa andare di corsa, a occhi chiusi, fidandosi di chi scrive lo spartito per noi. Ritmo non è improvvisazione, ritmo è musica, armonia, collaborazione, studio.
Abbiamo il nostro, di ritmo. Il ritmo della competenza, della riflessione, della collegialità, della correttezza e della spontaneità. Ritmo che finora ci ha premiati, nei primi risultati concreti, nei rapporti corretti con consiglieri e funzionari comunali e negli attestati di stima da parte dei cittadini. Noi siamo qui per Peschiera Borromeo, siamo qui per i cittadini. E, finché avremo l’onore di farlo, continueremo a servire la nostra Città con coscienza, dedizione, attenzione e competenza. E con il ritmo giusto. Caterina, Danilo e Marco».
Nel prossimo Consiglio comunale si discuterà la delibera sulle case di Bellaria, tanto care ai loro artefici, solo allora si capirà se questa esternazione è solo di circostanza o dietro ci sia un effettivo ragionamento politico critico sull’appiattimento del Partito Democratico sulle posizioni di Silvio Chiapella.