Coronavirus Lombardia, i dati di venerdì 6 novembre 2020: aumentano di 9.934 i positivi, ma c’è anche un incremento di 4.961 guariti

Fontana chiarisce le direttive del nuovo DPCM, e rassicura gli imprenditori: «Non arretrerò di un solo passo finché il governo non avrà erogato le risorse promesse»

A fronte di 46.401 tamponi, 9.934 di questi sono positivi (il 21,4%). Aumentano i guariti rispetto a ieri: sono 4.961 i dimessi. 

I dati di oggi:
-Tamponi effettuati oggi: 46.401
-Nuovi casi: 9.934 (di cui 532 debolmente positivi, e 79 a seguito di tampone sierologico)
-Guariti totali: 107.463 (aumentati di 4.961 unità da ieri)
-In terapia intensiva: 570 (aumentati di 48 unità da ieri)
-Non in terapia intensiva: 5.563 (aumentati di 245 unità da ieri)
-Decessi: 18.118 (aumentati di 131 unità da ieri)
I nuovi casi per provincia: 
-Milano: 4.296 (di cui 1.763 a Milano città)
-Bergamo: 362
-Brescia: 569
-Como: 941
-Cremona: 237
-Lecco: 338
-Lodi: 103
-Mantova: 254
-Monza e Brianza: 968
-Pavia: 408
-Sondrio: 94
-Varese: 1.124
(Fonti: Lombardia Notizie Online)

Fontana ai lombardi: «Dobbiamo tenere duro ancora per un po’»

Fontana chiarisce parte del nuovo DPCM: «Si stanno diffondendo da questa mattina notizie false che creano confusione, la quale provoca incertezza e agitazione nei cittadini lombardi. L’ordinanza firmata ieri dal ministro Speranza, ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale senza alcuna possibilità di deroga. Solo successivamente, a distanza di due settimane, sulla scorta dell’evoluzione della situazione, sarà possibile per i presidenti della regione chiedere l’allentamento delle misure su determinati territori. Questa interpretazione del DPCM mi è stata confermata ieri dallo stesso ministro». Poi aggiunge, parlando direttamente ai cittadini lombardi: «Colgo l’occasione per dire ai cittadini lombardi, che hanno già fatto tanti sacrifici, che dobbiamo tenere duro ancora per un po’, e agli imprenditori che subiranno un altro duro colpo a causa del lockdown, garantisco che non arretrerò di un solo passo finché il governo non avrà erogato le risorse promesse e non avrà effettuato i ristori. Soprattutto voglio ringraziare tutto il personale sanitario su cui pesa il lavoro più faticoso».