Povertà in Italia: Save the Children, bambini e adolescenti i più colpiti secondo i dati Eurostat che segnalano l’aumento al 26% dei minori a rischio
Con l’avvio della campagna elettorale l’Organizzazione torna a chiedere con forza alle istituzioni un Piano nazionale di contrasto alla povertà materiale ed educativa per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e assicurare a ogni bambino la possibilità di crescere serenamente, far fiorire i propri talenti e costruire il proprio futuro.

24 agosto 2022
«I dati resi noti oggi
sulla base delle nuove tabelle Eurostat relative all’Italia confermano
l’allarme sull’aumento della povertà minorile. Un allarme che non può e
non deve rimanere inascoltato. È proprio tra i bambini e gli adolescenti
che l’impoverimento colpisce di più il nostro Paese. In questi giorni
di campagna elettorale torniamo a chiedere un impegno chiaro e
prioritario alle istituzioni e alle forze politiche per assicurare a
tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nel nostro
Paese condizioni indispensabili per la crescita, oggi drammaticamente
negate. In concreto, chiediamo un Piano nazionale di contrasto alla povertà minorile – materiale ed educativa –
che metta a sistema anche le risorse del Piano nazionale ripresa e
resilienza, della nuova programmazione europea e della Child Guarantee
per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e per assicurare a ogni
bambino la possibilità di crescere serenamente, far fiorire i propri
talenti e costruire il proprio futuro». Lo dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione
internazionale da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i
bambini in pericolo e per garantire loro un futuro, commentando i dati resi noti oggi sulla base delle nuove tabelle Eurostat, secondo i quali la percentuale dei minorenni in Italia a rischio di povertà nel 2021 sale al 26% (dal 25,1% del 2020).
24 agosto 2022