Povertà in Italia: Save the Children, bambini e adolescenti i più colpiti secondo i dati Eurostat che segnalano l’aumento al 26% dei minori a rischio

Con l’avvio della campagna elettorale l’Organizzazione torna a chiedere con forza alle istituzioni un Piano nazionale di contrasto alla povertà materiale ed educativa per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e assicurare a ogni bambino la possibilità di crescere serenamente, far fiorire i propri talenti e costruire il proprio futuro.

«I dati resi noti oggi sulla base delle nuove tabelle Eurostat relative all’Italia confermano l’allarme sull’aumento della povertà minorile. Un allarme che non può e non deve rimanere inascoltato. È proprio tra i bambini e gli adolescenti che l’impoverimento colpisce di più il nostro Paese. In questi giorni di campagna elettorale torniamo a chiedere un impegno chiaro e prioritario alle istituzioni e alle forze politiche per assicurare a tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nel nostro Paese condizioni indispensabili per la crescita, oggi drammaticamente negate. In concreto, chiediamo un Piano nazionale di contrasto alla povertà minorile – materiale ed educativa – che metta a sistema anche le risorse del Piano nazionale ripresa e resilienza, della nuova programmazione europea e della Child Guarantee per colmare le gravi disuguaglianze territoriali e per assicurare a ogni bambino la possibilità di crescere serenamente, far fiorire i propri talenti e costruire il proprio futuro». Lo dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per garantire loro un futuro, commentando i dati resi noti oggi sulla base delle nuove tabelle Eurostat, secondo i quali la percentuale dei minorenni in Italia a rischio di povertà nel 2021 sale al 26% (dal 25,1% del 2020).