UFO, come segnalare un avvistamento OVNI (Oggetto volante non identificato) compilando il modulo e consegnandolo ai Carabinieri
Questo permette all'Aeronautica Militare di avviare un'indagine tecnica, coinvolgendo se necessario altri organi competenti, per garantire la sicurezza del volo e nazionale. Gli episodi, una volta verificati, vengono pubblicati sul sito dell'Aeronautica Militare

Nel 1978, a seguito di numerosi avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati (OVNI), l'allora Presidente del Consiglio Giulio Andreotti designò l'Aeronautica Militare come l'organismo istituzionale per la raccolta, verifica e monitoraggio di tali segnalazioni. Oggi, questa attività è svolta dal Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore Aeronautica.
La classifica delle regioni italiane con più avvistamenti di UFO, aggiornata al 2023, diventa un tema di discussione ogni estate, quando si tende a guardare il cielo più spesso. Spesso, però, ciò che si crede essere un'astronave si rivela una stella cadente o la costellazione di satelliti Starlink di Elon Musk. Sebbene l'estate possa sembrare un periodo propizio per avvistamenti, le probabilità che si tratti di veri UFO sono decisamente scarse, dato che non esistono prove concrete di tali eventi.
Chiunque desideri segnalare un avvistamento può utilizzare il modulo specifico, compilando tutte le parti con certezza e consegnandolo alla stazione dei Carabinieri più vicina. Questo permette all'Aeronautica Militare di avviare un'indagine tecnica, coinvolgendo se necessario altri organi competenti, per garantire la sicurezza del volo e nazionale. Gli episodi, una volta verificati, vengono pubblicati sul sito dell'Aeronautica Militare.
Negli anni, molti cittadini italiani hanno compilato e consegnato il modulo in caso di avvistamento di UFO. Il Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore Aeronautica raccoglie queste segnalazioni e avvia indagini tecniche, producendo statistiche e una classifica delle regioni con più avvistamenti. Questo processo, descritto sul sito dell'Aeronautica militare, ha lo scopo di garantire la sicurezza del volo e nazionale. Dopo le verifiche, gli episodi vengono resi pubblici e, se non si riesce a trovare una spiegazione tecnica o naturale, vengono classificati come avvistamenti di Oggetto Volante Non Identificato. Tuttavia, OVNI non indica necessariamente la presenza di alieni, ma semplicemente l'impossibilità di spiegare l'avvistamento.
Le regioni italiane con più avvistamenti di UFO (2001-2023)
- Campania: 16,3% degli avvistamenti totali
- Lombardia: 14,5%
- Toscana: 12,8%
- Lazio: 10,5%
- Emilia Romagna: 8,7%
- Sicilia: 6,4%
- Veneto: 6%
- Friuli Venezia Giulia: 4,7%
- Puglia: 4,7%
- Piemonte: 4,7%
- Abruzzo: 2,3%
- Liguria: 2,3%
- Calabria: 2,3%
- Trentino Alto Adige: 1,7%
- Marche: 1,2%
- Basilicata: 0,6%
- Umbria: 0,6%
- Valle D’Aosta: 0%
- Molise: 0%
- Sardegna: 0%
Secondo i dati dell'Aeronautica militare, il 2010 è stato l'anno con più segnalazioni (27), seguito dal 2022 (14) e dal 2021 (11). Nel 2023, invece, si sono registrati solo 3 avvistamenti, avvenuti a Pesaro, Torricella in Sabina (provincia di Rieti) e Grosseto, quest'ultimo nel giorno di Capodanno. Tutti e tre sono stati classificati come OVNI, poiché non sono emerse correlazioni con attività di volo o altri fenomeni conosciuti.
L'Aeronautica militare effettua semplici controlli incrociati per verificare eventuali attività di volo in zona o fenomeni noti, classificando l'oggetto come non identificato in caso di esito negativo. Anche il Centro Ufologico Nazionale avverte contro il fenomeno Starlink e le lanterne cinesi, spesso scambiati per UFO.

Le segnalzioni dal 2021 al 2023 Regione per Regione
Dettagli del modulo di segnalazione OVNI
Il modulo di segnalazione OVNI richiede le seguenti informazioni:
- Data dell’avvistamento: Giorno, mese e anno.
- Ora dell’inizio dell’avvistamento: In ore e minuti.
- Condizioni meteorologiche: Dettagli su nuvole, visibilità di stelle e luna, pioggia, neve, nebbia, vento (intensità e direzione).
- Posizione dell’osservatore: Regione, città, strada, con piantina della zona.
- Osservazione dell’oggetto: Dettagli sull’osservazione diretta o tramite strumenti (vetro, occhiali, binocolo).
- Durata dell’osservazione: Ore, minuti e secondi.
- Posizione iniziale e finale dell’oggetto: Coordinate geografiche relative.
- Altezza dell’oggetto sopra l’orizzonte: Indicazioni iniziali e finali.
- Altezza dal suolo: In metri.
- Distanza dall’osservatore: In metri o chilometri.
- Eventuali spostamenti: Direzione, velocità e rotazioni.
- Schizzo del paesaggio: Percorso dell’oggetto nel cielo.
- Rumore prodotto: Tipo, momento e variazioni durante l’avvistamento.
- Luminosità dell’oggetto: Intensità e variazioni.
- Forma e colore dell’oggetto: Dettagli e variazioni.
- Nitidezza dei contorni: Presenza di fiamme, vapori, fumo, aloni.
- Grandezza dell’oggetto: Variazioni durante l’avvistamento.
- Eventuali riprese: Dettagli sul materiale fotografico o video.
- Altri osservatori: Generalità e indirizzi.