Operai morti a Pieve Emanuele: ci sono i primi indagati

Si tratta dei responsabili della ditta appaltatrice dei lavori. I tecnici deceduti stavano realizzando un muro a protezione dei binari

Il cantiere dove gli operai hanno trovato la morte

Il cantiere dove gli operai hanno trovato la morte Foto Ansa

Arrivano le prime iscrizioni nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sull'incidente sul lavoro che il 3 aprile ha causato due morti a Pieve Emanuele. Qui due operai, che lavoravano in un cantiere vicino alla ferrovia, sono rimasti schiacciati da una lastra, morendo poco dopo l’arrivo in ospedale. Da quanto si è appreso, nell'indagine, coordinata dal pm Maura Ripamonti del dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano, sono state indagate al momento due persone, pare responsabili della Cefi, ditta di Casoria (Napoli) che aveva avuto l'appalto da Rfi. Il cantiere, fatale per i due operai di 47 e 55 anni, avrebbe dovuto costruire una barriera che isolasse i binari ed evitasse che i tanti lavoratori in transito alla stazione di Pieve Emanuele camminassero lungo la ferrovia, per poi dirigersi attraverso i campi verso il vicino polo industriale di Siziano. Al vaglio delle indagini, condotte dalla squadra di polizia giudiziaria e dalla Polfer, ci sono anche altre posizioni e ci potrebbero essere a breve ulteriori iscrizioni.
Redazione Web

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