Mediglia ricorda Felice Maritano, il carabiniere assassinato dalle Brigate Rosse

Si è svolta a Robbiano la tradizionale cerimonia di commemorazione del maresciallo che perse la vita il 15 ottobre del 1974, per mano del brigatista Roberto Ognibene. Presente anche una rappresentanza dell’Amministrazione sangiulianese

Un momento della commemorazione

Un momento della commemorazione

Lunedì 15 ottobre, a 44 anni esatti dalla sua morte, Mediglia ha commemorato il maresciallo dei carabinieri Felice Maritano, assassinato a Robbiano dal brigatista Roberto Ognibene. Maritano era uno degli elementi di punta del Nucleo speciale antiterrorismo comandato dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, costituito allo scopo di contrastare le Brigate Rosse. Maritano contribuì attivamente allo smantellamento della colonna lodigiana delle BR, nonché alla individuazione del covo e alla cattura di Renato Curcio e Alberto Franceschini, leader dell’organizzazione terroristica. Le indagini successive portarono alla scoperta di un ulteriore covo, cioè un appartamento a Robbiano di Mediglia: qui Maritano perse la vita nello scontro a fuoco con Roberto Ognibene, deceduto a sua volta, scaturito dal tentativo di arrestare la fuga del brigatista ed assicurarlo alla giustizia. «È stata una grandissima emozione rappresentare il Comune di San Giuliano – commenta Daniele Castelgrande, assessore sangiulianese alla Sicurezza -. Meraviglioso ascoltare i pensieri e poesie degli alunni delle scuole dedicati a Felice Maritano. Non tutti conoscono la sua storia, eppure ha sacrificato la vita per i suoi valori, ideali e per la libertà di tutti noi. Abbiamo il dovere di non dimenticare, abbiamo il dovere di raccontare la sua storia».
Redazione Web

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