5 fori di proiettile fanno tutt’ora bella mostra di sé sulla vetrina di un negozio di Melegnano, in via Lombardia, sebbene il locale sia fortunatamente vuoto per ristrutturazione. Nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 settembre, infatti, i residenti della zona avevano udito alcuni scoppi indefiniti e nessuno aveva pensato di lanciare l’allarme ai carabinieri. L’indomani mattina, però, è risultato evidente come le esplosioni fossero riconducibili a colpi d’arma da fuoco. Sul caso stanno indagando i carabinieri di San Donato, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza che possano fornire dettagli utili sui responsabili. Il lavoro investigativo si preannuncia però piuttosto delicato, poiché l’episodio potrebbe nascondere risvolti piuttosto allarmanti. L’esercizio commerciale colpito, infatti, dopo aver ospitato per qualche tempo una sala slot, era stato preso in affitto dal proprietario della tabaccheria di via Castellini, che a febbraio era stata distrutta da un incendio. Il rogo, che aveva danneggiato anche la storica merceria limitrofa, era stato originato da un atto doloso, come evidenziato dalle bottiglie di liquido infiammabile repertate in loco da carabinieri e vigili del fuoco. I colpi esplosi all’indirizzo del negozio di via Lombardia, quindi, potrebbero essere spiegati come un atto intimidatorio nei confronti del titolare, quasi a volerlo invitare a “ripensare” ai suoi progetti commerciali a Melegnano. In loco non sono stati ritrovati i bossoli dei proiettili, segno che gli autori del gesto potrebbero aver avuto la perizia di recuperarli, proprio per coprire le loro tracce. Gli investigatori stanno ad ogni modo operando a 360°, esplorando ogni possibile pista.