Melegnano, non incontreremo più Michele, il ragazzo che non abbiamo ascoltato

Al sottopassaggio di Melegnano dove era solito fermarsi con il suo cane "Dumbo" al suo posto c'è solo un cartello

Michele Ubaldi

Michele Ubaldi 29 anni scomparso in seguito alle complicanze di una polmonite il 30 maggio 2019

Michele. Ecco qual'era il nome di quel ragazzo accompagnato sempre dal suo cane Dumbo, che tutti erano soliti incontrare mentre, più o meno indaffarati, attraversavano il sottopasaggio della stazione di Melegnano. Da Giovedì 30 Maggio, chi si troverà a passare di lì, non li incontrerà più. Al loro posto c'è solo un cartello:
"Michele, il ragazzo con il cane, ci ha lasciati". L'ha portato via una polmonite, aveva 29 anni e sulle spalle il freddo ed il peso di anni vissuti per strada.
Ma qual era la storia di Michele? Come raccontano Elisa Barchetta e Sonia Gili nel loro racconto "Il ragazzo col cane", a 8 anni perde la madre e al padre tolgono la patria potestà. Da allora iniziano a susseguirsi una serie di famiglie affidatarie ma, al raggiungimento della maggior età le cose per lui cambiano di nuove. Tre sono gli amori che hanno caratterizzato la sua vita dandogli, però, solo l'illusione di una stabilità finalmente trovata. Anche i lavori vanno e vengono ma lui non sta mai con le mani in mano, arriva a lavorare 12 ore al giorno come meccanico e proprio questa sarà la causa che segnerà la fine della sua relazione con la ragazza dell'epoca. Tutto sembra non bastare mai, e Michele si ritrova di nuovo per strada. Inizia a commettere una serie di errori, si avvicina alla droga. Poco tempo dopo confessa con il sorriso ad una melegnanese: «Ho incontrato delle brave persone, veri amici. Mi hanno tirato fuori e ora non mi drogo più. Al mattino cerco una lavoro, rendendomi quanto più possibile presentabile - prosegue nel racconto- e al pomeriggio vengo qui per cercare di raccimolare qualche soldo per mangiare».
Compagno di tutte le sue giornate era Dumbo, un cane tanto grosso quanto tenero e mansueto. «A lui cerco di non far mancare niente- raccontava Michele - cibo e veterinario. Pensa che potrei andare nei dormitori a passare le notti ma lì non accettano il cane e io non lo abbandono».
Passava ore seduto in disparte. Chiedeva aiuto ma sempre in modo rispettoso, delicato, quasi dignitoso per quanto possa essere dignitoso per una ragazzo trovarsi lì. Quasi tutti gli volevano bene, quasi. Si perchè c'era anche chi non lo degnava di uno sguardo, proprio come se non esistesse.
«Non importa se non hai nulla da darmi-  continua nel raccontarsi - se non puoi o non vuoi; ma almeno salutami, dimmi che non hai una moneta, dimmi ciao o chiedimi come va. Non passare facendo finta di non vedermi». Ma c'era anche chi gli era amico, persone che si fermavano e con cui lui poteva fare belle chiacchierate. Medicine e una coppetta di gelato all'amarena, queste sono stati gli ultimi aiuti che Melegnano è riuscita a dargli. Oggi la sua assenza brucia nei cuori di molti cittadini. Al suo posto adesso ci sono rose e un disegno, un piccolo omaggio, la sagoma di Michele seduto accanto a Dumbo.
«Forse questa non è vita, forse potrei andare a rubare o a spacciare-diceva-sarebbe tutto più semplice ma non voglio farlo. Voglio solo una possibilità, un lavoro onesto che mi permetta di vivere come chiunque altro; non ho pretese, sono disposto a fare qualsiasi lavoro». Queste sono parole raccolte nel breve, lette oggi ci fanno capire come, per Michele, siamo arrivati tutti decisamente troppo tardi!
Quando gli si augurava buona giornata rispondeva con uno stanco ma speranzoso: "speriamo". E allora, caro Michele, scusandoci di averti ascoltato così profondamente solo ora, speriamo che adesso sia per te tutto un po' più sereno.
Martina Papetti
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2 commenti

Simona :
e il suo Dumbo ora dov’e’?? non si dice nulla di lui nell’articolo... Ci si rammarica di non aver fatto nulla per lui...si desse al suo unico e vero amico un futuro ed almeno gli sara’ restituita la pace di cui ha diritto! | mercoledì 05 giugno 2019 12:00 Rispondi
Rosss :
Il cane ? Che fine ha fatto? | venerdì 07 giugno 2019 12:00 Rispondi