«Trenord accusa i viaggiatori per i disservizi: è inaccettabile»: lettera di un pendolare inviata alla Redazione di 7giorni
Ieri 29 ottobre, una giornata di caos tra disservizi e ritardi: i pendolari S1/S12 denunciano l'inadeguatezza di Trenord e RFI
Luca Degano, membro del comitato pendolari S1/S12, ha inviato alla nostra redazione una lettera che racconta l'ennesima giornata critica vissuta dai viaggiatori sulle linee ferroviarie lombarde, in particolare quelle gestite da Trenord. Degano descrive una situazione ormai insostenibile, tra ritardi, guasti e cancellazioni, aggravata dall’assenza di comunicazioni adeguate da parte della compagnia, che ha persino attribuito le cause del disservizio ai viaggiatori stessi. Riportiamo integralmente le sue parole, che riflettono la frustrazione e il disagio di chi si muove ogni giorno per lavorare, spesso senza alternative valide.
«Siamo noi i responsabili dei ritardi? È indecente sentirsi addossare la colpa per la folla sui treni inadeguati»
Degano, nella sua comunicazione, non nasconde la sua indignazione: «È davvero indecente che Trenord ci accusi di essere la causa dei ritardi. Ieri il nostro treno è arrivato in stazione con sole tre carrozze, in pieno orario di punta. Con una simile organizzazione, come può Trenord pensare che non si creino assembramenti? Viviamo e lavoriamo in Lombardia, una delle regioni più avanzate d’Europa, ma siamo costretti a subire un servizio da terzo mondo».
Guasti e carenze strutturali: la gestione RFI sotto accusa
Il racconto di Degano prosegue con la descrizione delle criticità legate alla gestione della rete ferroviaria da parte di RFI, spesso responsabile dei guasti e delle inefficienze che si accumulano quotidianamente. «I disservizi non si limitano ai ritardi: anche ieri si è verificato l’ennesimo guasto alle infrastrutture, con inevitabili conseguenze sui tempi di viaggio. L’inadeguatezza della rete e la mancanza di manutenzione fanno precipitare ulteriormente la qualità del servizio», scrive Degano, affermando che la scarsa collaborazione tra Trenord e RFI contribuisce a rendere il trasporto ferroviario sempre meno affidabile.
Cancellazioni e nessun supporto: il pendolare sacrificabile
Un’altra lamentela di Degano riguarda le frequenti cancellazioni che colpiscono, in particolare, i treni dei pendolari, spesso a causa del traffico ferroviario. «Sembra che i nostri treni siano considerati sacrificabili», afferma. «La cancellazione delle corse colpisce regolarmente le tratte dei pendolari, e Trenord non offre alcuna informazione tempestiva che possa aiutarci a orientarci in situazioni di emergenza. Il risultato? Banchine affollate e confusione».
Disagio e sfiducia: la tentazione di non pagare più l’abbonamento
La lettera termina con un’amara riflessione di Degano sulla gestione del trasporto pubblico e sull’utilizzo dei fondi degli abbonamenti: «È difficile continuare a pagare un abbonamento sapendo che il nostro denaro va a chi gestisce questo disastro. Se non ci ascolteranno, siamo tentati di protestare smettendo di pagare. La situazione è diventata intollerabile». A nome del comitato pendolari, Degano si dichiara disponibile a confrontarsi con le istituzioni, pur riconoscendo che i tentativi fatti finora non hanno portato a miglioramenti, ma anzi, a un ulteriore peggioramento della qualità del servizio.