Maltempo a Milano: il Seveso esonda e poi rientra dopo qualche ora

Le acque del fiume sono uscite dalla sede attorno alle 3.10 del mattino, per poi rientrare attorno alle 6.15. I disagi maggiori registrati nella zona Nord della città. Alle 8.40 tutte le strade sono state riaperte

Granelli: «Sbloccare subito la realizzazione delle vasche di contenimento»

Significativi disagi a Milano a causa dell’esondazione del Seveso, seguita alla forte perturbazione che, la scorsa notte, ha colpito diverse zone della Lombardia. Attorno alle 3.10 di giovedì 5 luglio, infatti, le acque del fiume sono straripate, per poi ritornare sotto i livelli di guardia alle 6.15 circa. In circa mezz’ora l’acqua è salita rapidamente, riportando alla mente le immagini di quattro anni fa quando, esattamente in questi giorni, un’altra esondazione mise in ginocchio l’intera città. L’allerta diramata già dalla mezzanotte di ieri sera, l’attivazione immediata di Centro operativo comunale (Coc), Protezione civile, polizia locale, MM e Amsa, oltre all’apertura dello scolmatore di Palazzolo, hanno permesso di limitare la portata dell’esondazione. 

Inizialmente è stato necessario chiudere alla circolazione viale Sarca e viale Fulvio Testi, nelle due direzioni di marcia tra via Cà Granda e viale Marche, che sono poi stati riaperti poche ore dopo. «Dalle 8.40 tutte le strade sono state riaperte – fa sapere Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente -, grazie al lavoro delle squadre di MM Servizi idrici, Amsa, Protezione civile comunale e polizia locale. Atm ha ultimato la pulizia dei binari del tram e tutte le linee tranviarie hanno ripreso il regolare servizio. In generale non risultano esserci stati allagamenti alle cantine. Qualche problema ai piani terra delle case popolari di via Padre Luigi Monti». 

Alla luce di quanto accaduto questa mattina, Granelli torna a sottolineare l’urgenza rappresentata dalle vasche di contenimento: «Dobbiamo sbloccare e completare il piano che prevede la realizzazione delle vasche di Senago, Milano Parco Nord, Varedo-Paderno e Lentate – afferma l’esponente della Giunta Sala -. Non è possibile che una città e migliaia di persone debbano entrare in allerta per ogni temporale. Spero che insieme Comuni, Regione e Governo procedano con decisione, facendo ripartire i lavori a Senago e realizzando le gare per costruire le altre vasche. Dobbiamo anche lavorare su inquinamento di acqua e aria perché il clima sta cambiando e non si fa abbastanza sulla riduzione di Co2. Per questo - conclude - Milano prosegue i suoi interventi per bloccare progressivamente auto vecchie e inquinanti e ha messo a disposizione 23 milioni di euro per aiutare i cittadini a cambiare le caldaie». 

Sebbene la situazione sia tornata sotto controllo, l’allerta resta tuttavia elevata: per le prossime ore, infatti, è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione.

Redazione Web

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