Milano, ristoratori, baristi e l'indotto dell'intrattenimento sfidano la Regione: «Il coprifuoco alle 23 non lo vogliamo»

"#NONÈCOLPANOSTRA, ristoratori, baristi, dicoteche, pr, security, imprenditori, intrattenimento, tecnici, tassisti... tutti uniti." L'appuntamento per la protesta di piazza è per le ore 16 presso Palazzo Lombardia

Milano 21 ottobre 2020. Parte da una cinquantina di operatori la protesta. Imprenditori del mondo della ristorazione, dell'ospitality, dell'intrattenimento, non ci stanno alla chiusra anticipata alle 23. Temono che il coprifuoco li faccia chiudere definitivamente. «Dietro le nostre attività si muove un indotto importante. Che garantisce un buon livello occupazionale. Saremmo costretti a chiudere e lasciare a casa tutti», queste in sintesi le ragioni della protesta. «Siamo lasciati soli, davanti a tasse e imposte che non vengono sospese - ribadisce un giovane negoziante -, siamo disperati, per questo domani protesteremo. Ci devono ascoltare».  L'appuntamento è in Piazzale Lombardia, via Merchiore Gioia a Milano dalle ore 16.00.

L'appello di Roberto Santoro

Il noto imprenditore dell'intrattenimento milanese guida la protesta:
«Ho cercato di mediare in tutte le maniere come si faceva una volta quando i politici lavoravano per popolo. Oggi non è più così sono 15 anni che rovinano tutto quello che viene creato di nuovo in questo paese. È venuto il momento di agire di farsi sentire tutte le categorie tutti i nostri familiari. Vi aspettiamo giovedi 22 dalle ore 16 fino alle 23 in piazza della regione siete invitati tutti a partecipare. Condividete e aiutate voi stessi»