Non rientra in carcere dopo un permesso premio: rapinatore seriale rintracciato a Milano

L’uomo, che deve scontare 21 anni di carcere, lo scorso 21 luglio era entrato in latitanza. Secondo gli investigatori da allora ha commesso una nuova raffica di rapine

Ora la sua pena potrebbe essere incrementata

È terminata la latitanza di I.M., il rapinatore seriale di 55 anni che lo scorso 23 luglio non aveva fatto rientro al carcere di Opera (Milano) dopo un permesso premio concesso dal Tribunale di sorveglianza. I carabinieri del Comando provinciale di Milano, coordinati dal pm Marcello Musso, lo hanno infatti localizzato domenica 28 agosto in zona viale Molise e lo hanno tratto in arresto. L’uomo, in carcere dal 2007, stava scontando una condanna a 21 anni per varie rapine e, ritornato in libertà, ha messo a segno nuovi colpi a Milano per mantenere la propria latitanza. In particolare, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, armato di taglierino lo scorso 25 luglio ha rapinato una filiale Credito Valtellinese in viale Umbria, minacciando due dipendenti e facendosi consegnare 230 euro. Lo stesso giorno, pochi minuti dopo, ha colpito con le stesse modalità anche una filiale della Banca Popolare di Sondrio. In questo caso, il bottino era stato di 395 euro. A incastrare il 55enne sono stati i filmati delle telecamere di sorveglianza. Oltre che per l'evasione, I.M. è quindi indagato anche per rapina aggravata, con la concreta possibilità che la nuova condanna possa aumentare ulteriormente i termini di custodia. All’atto del fermo, l’uomo usciva da un portone e stava caricando in auto una valigia contenente 36mila euro in contanti. Con sé aveva anche una carta d'identità falsa, tutti elementi che lasciano ipotizzare la sua intenzione di lasciare l'Italia. Assieme a lui si trovavano due uomini di 46 e 51 anni, e una donna di 35, tutti indagati a piede libero per favoreggiamento. La cifra in valigia non corrisponde al bottino dei cinque colpi messi a segno durante la latitanza iniziata il 23 luglio scorso. Per questo si indaga per capire se abbia commesso altre rapine ancora da attribuire.
Redazione Web