Peschiera Borromeo, Lambro sorvegliato speciale e alberi caduti a San Bovio, Europa Verde: «Serve nuova Governance con una visione più ampia di conoscenza, pianificazione e controllo del territorio»

Baratelli e Blundo: «La nostra città necessita di un PGT senza consumo di suolo, di un buon piano di emergenza comunale e di una cura meticolosa del verde»

Uno degli alberi franati a San Bovio

Uno degli alberi franati a San Bovio

La prima vera perturbazione atlantica che in queste ore ha portato pioggia e neve, freddo e vento su tutto il centro-nord torna a riaccendere i riflettori anche sui corsi d'acqua che attraversano il territorio del Sud-Est Milano, con particolare attenzione al Fiume Lambro. Tra il 27 e il 28 febbraio il terreno nel giardino della scuola di San Bovio ha ceduto all’improvviso e due grossi alberi sono crollati. La caduta della copiosa acqua di questi giorni potrebbe avere portato il terreno a non riuscire più a drenare in maniera corretta. Secondo quanto emerge anche dal “Rapporto Città Clima 2023 Speciale Alluvioni” realizzato da Legambiente, l’Italia è sempre più soggetta ad alluvioni e piogge intense, e sempre più fragile e impreparata di fronte alla crisi climatica. 

«La manutenzione del verde è un impegno che deve essere svolto con costanza e precisioneafferma Paola Baratelli di Europa Verde-AVS -. Purtroppo, quello che si nota, negli ultimi anni, è una scarsa attenzione. Gli eventi climatici estremi sono una realtà, oramai. A periodi di totale assenza di precipitazioni, si affiancano momenti di grande intensità. Questo, ovviamente, influisce sulla stabilità delle piante, soprattutto di alto fusto. Ha a che fare con la permeabilità del terreno e la stabilità delle loro radici. Bisogna individuare chi voglia occuparsi in maniera meticolosa del patrimonio verde della città. E una amministrazione saggia deve seguire passo passo l'attività del manutentore». 

«Urge definire una nuova governance per la Città di Peschiera Borromeo che abbia una visione più ampia di conoscenza, pianificazione e controllo del territorioaggiunge Christian Blundo -. Serve approvare un PGT senza consumo di suolo perché il nostro territorio non ha bisogno di essere ulteriormente ingessato, cementificato e impermeabilizzato. Inoltre, abbiamo bisogno un buon piano di emergenza comunale perché ormai dobbiamo condividere con questo tipo di rischio: i cittadini devono essere informati e formati. A questo scopo, fondamentale e prezioso sempre l'aiuto della protezione civile e di tutti coloro che si attivano, sia in fase di prevenzione che in fase di allerta».