40 ore di sciopero a ottobre e altre manifestazioni contro i tagli alla Bindi di San Giuliano

I dipendenti del colosso dolciario adotteranno il muro contro muro, per scongiurare i 126 licenziamenti annunciati

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Sciopero In programma alla Bindi 40 ore di stop a ottobre

Allo stabilimento Bindi di San Giuliano è ufficialmente iniziata la stagione delle lotte e delle proteste, dopo la doccia fredda dei 126 esuberi annunciati nei giorni scorsi dai vertici aziendali. Stando a quanto comunicato dalle rappresentanze sindacali, si annuncia un mese di ottobre particolarmente caldo, con la decisione di scioperare per 40 ore complessive. Quello che si annuncia è quindi un vero e proprio muro contro muro tra lavoratori ed azienda, che sarà corredato da ulteriori manifestazioni di dissenso, come presidi permanenti e appelli alle istituzioni. La scorsa settimana, all’indomani della comunicazione dei tagli fatta dall’azienda, era stata organizzata una maxi protesta all’ingresso dello stabilimento di via Liberazione a Sesto Ulteriano, che aveva visto la partecipazione di circa 200 dipendenti. Qui, armati di striscioni e fischietti, i lavoratori avevano manifestato tutto il loro dissenso, arrivando persino ad occupare la carreggiata stradale e bloccando parzialmente il traffico. Attimi di forte tensione si erano poi registrati con alcuni automobilisti in transito, tanto da indurre i carabinieri a intervenire per invitare i manifestanti a lasciar circolare il traffico. Tale manifestazione figura quindi come la prima tappa di una annunciata serie di provvedimenti, che avranno il loro fulcro nelle 40 ore di sciopero programmate per ottobre. In particolare, i sindacati accusano Bindi di aver praticamente stracciato l’accordo firmato lo scorso dicembre in Assolombarda, che prevedeva 2 anni di Cassa integrazione e l’apertura di procedure di mobilità e pensionamento anticipato su base volontaria.
Redazione Web