Un test sierologico per i dipendenti del Comune di Tribiano. L’idea è partita direttamente dal primo cittadino, Roberto Gabriele. «Appena ho saputo che sul nostro territorio stimate aziende avevano iniziato a fare test – spiega -, non ho esitato e ho pensato subito al nostro Comune, offrendo la possibilità di eseguirlo anche ai nostri dipendenti che lavorano per dare un servizio a tutti i cittadini. Si tratta di test con marcatura CE, prodotti da una delle 42 aziende riconosciute al mondo, con acquisto registrato al Ministero, eseguiti da un medico su base volontaria e offerti da me, senza spendere così denaro pubblico». 

Al momento, tuttavia, tali test non hanno ancora valenza scientifica in Italia. «Nonostante ciò ho voluto comunque offrire questa possibilità ai nostri dipendenti – precisa il sindaco - per conoscere meglio procedure e tempistiche, qualora un giorno potrà aprirsi la possibilità di eseguirlo a tutta la cittadinanza». 

Dipendenti e collaboratori comunali hanno subito accettato con entusiasmo l’iniziativa, sottoscrivendo un apposito consenso. Dal risultato, spiega il primo cittadino, l’esame si è dimostrato di qualità, evidenziando delle importanti corrispondenze con i fatti. Tuttavia, non essendo riconosciuto, qualsiasi azione successiva non può essere portata avanti. 

«Per questo – sottolinea Gabriele - sostengo che bisogna per forza attendere fiduciosi una strategia comune che venga da Enti superiori e, a tal proposito, ho firmato una lettera insieme a tanti sindaci del territorio proprio per richiederla e dare così risposte ai cittadini». 

Il sindaco di Tribiano conclude dicendosi sempre più convinto che fare test di massa, (sierologici, tamponi e qualsiasi altro strumento la scienza troverà), sia l’unica strada per convivere con questo virus e «dare la giusta e necessaria sicurezza per ripartire più forti di prima!».