"Imperfetti" rappresenta l’esordio del giovane promettente scrittore Matteo Tripepi
Un romanzo originale e fuori dagli schemi che si propone di fondere in 400 pagine tutti i risvolti possibili dell’arte spaziando tra letteratura, musica, poetica e pittura

La copertina
20 dicembre 2016
Imperfetti
è un libro che si muove a zig-zag sulle crepe che dividono il
giallo dalla fantascienza, la poesia dal romanzo di formazione.
Zig-zag come quello dei capitoli che crescono paralleli tra
l’indagine sulla morte di due ragazzi condotta dal commissario Hoffman e la
vita di Jeff Kavrak, un ragazzo normalissimo, che si risveglia una mattina
insanguinato senza ricordarsi nulla dei giorni precedenti e inizia a meditare
sulla propria vita, sul futuro e sulle vite degli altri. In questo intreccio di
misteri spicca la stramba figura di Christopher Horn, un vecchio professore
che, dopo essere stato in carcere e aver perso tutto quello che era riuscito a
costruirsi, passa il tempo a raccontare strane storie sulla sua vita passata
tra adoni greci che combattono mostri mitologici alle Hawaii e pistoleri
bambini che si atteggiano da bulli nei ranch texani.
La tensione che cresce mentre si avanza con le pagine è
alimentata da un’ambientazione misteriosa, quasi inesistente, e che si rivela
molto efficace nello spiazzare costantemente il lettore.
Spiazzante è proprio l’aggettivo che più di ogni altro si
lega a questo romanzo, spiazzante come i sogni di Jeff, spiazzante come il
trovare una cattedrale sfarzosa ed enorme in una piccola cittadina, spiazzante
come l’effetto finale dato da tutti quei piccoli elementi seminati lungo la
scrittura che sembrano inizialmente insignificanti per poi fondersi in un
quadro perfetto.
>Imperfetti è in
sintesi un romanzo complesso, ma scorrevole, dal taglio prettamente nordico con
echi lontani (ma forse neanche troppo) di Murakami, e che probabilmente
contiene già al suo interno le intenzioni dello scrittore stesso affidate ad
una frase del professor Horn: “Ogni storia ha un milione di morali possibili,
sta a te sceglier la più giusta per quello che sei e vuoi diventare.”
Luca Valentino
MATTEO TRIPEPI
Classe 1986 è nato e vive a Melzo (Mi).
Laureato in Scienze politiche e Relazioni internazionali, lavora come Project Manager nel settore marketing. Gioca a basket ed è appassionato di lettura e di musica – specialmente rock e cantautorato. Ciò ha portato alla collaborazione con Orfeo, trentenne cantautore milanese, nella stesura delle parole della canzone “Legami”, che si trova nell’album Le città sulla luna, edito nel 2015 per Dischi Mancini. Ama la natura, sdraiarsi in un prato e sentire le formiche camminargli sulle braccia, viaggiare. In particolare, i luoghi visitati si riflettono spesso all’interno delle sue ambientazioni creando un mix spiazzante tra reale e immaginario. Tra le sue pubblicazioni antologiche: “Il ritorno” (quinto posto alla seconda edizione del concorso letterario nazionale Voci di notte Terra mia); “La Genesi delle lacrime” all’interno del volume Cuor dei cuori dedicato a P.B. Shelley; “Immensa” quarto posto su 852 racconti alla terza edizione del Premio Letterario Nazionale 99 parole.
Luca Valentino
MATTEO TRIPEPI
Classe 1986 è nato e vive a Melzo (Mi).
Laureato in Scienze politiche e Relazioni internazionali, lavora come Project Manager nel settore marketing. Gioca a basket ed è appassionato di lettura e di musica – specialmente rock e cantautorato. Ciò ha portato alla collaborazione con Orfeo, trentenne cantautore milanese, nella stesura delle parole della canzone “Legami”, che si trova nell’album Le città sulla luna, edito nel 2015 per Dischi Mancini. Ama la natura, sdraiarsi in un prato e sentire le formiche camminargli sulle braccia, viaggiare. In particolare, i luoghi visitati si riflettono spesso all’interno delle sue ambientazioni creando un mix spiazzante tra reale e immaginario. Tra le sue pubblicazioni antologiche: “Il ritorno” (quinto posto alla seconda edizione del concorso letterario nazionale Voci di notte Terra mia); “La Genesi delle lacrime” all’interno del volume Cuor dei cuori dedicato a P.B. Shelley; “Immensa” quarto posto su 852 racconti alla terza edizione del Premio Letterario Nazionale 99 parole.

Matteo Tripepi
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20 dicembre 2016