Letta così la notizia pubblicata sulla stampa locale il 29 luglio c.a. ha dell'inverosimile. Si tratta della mozione proposta dalla consigliera Daniela Pilloni, bocciata dal Consiglio Comunale di Dresano (Mi). Noi dell'Associazione Culturale Orizzonte di San Giuliano Milanese, che ci pregiamo di volerci battere per la diffusione della cultura condivisa e contro le discriminazioni sociali, politiche e religiose, fatichiamo a comprendere come si possa rigettare una proposta di intitolare alle vittime delle foibe uno spazio pubblico, un monumento, un ricordo a coloro i quali hanno subito al termine della guerra mondiale l'infoibamento essendo cittadini italiani (ex fascisti e anche comunisti, oltre a cittadini normali), colpevoli di essere italiani, ad opera delle autorità e delle forze militari titine. Non conosciamo le motivazioni che hanno portato una parte del Consiglio Comunale di Dresano ad assumere una tale decisione. Su questi argomenti drammatici non ci può essere nessuna strumentalizzazione di parte e neppure nessuna discriminazione, così come stabilisce chiaramente la legge istitutiva del Giorno del ricordo fissato al 10 febbraio di ogni anno, fin dal 2004. Questa è una legge della Repubblica. Qualunque altra posizione e distinguo non possono trovare udienza e collocazione nelle nostre comunità e men che meno nelle Istituzioni. Che cosa si può fare per rimediare e superare l'impasse? Diremmo che occorre riprendere il dibattito pacato fra i cittadini in modo da chiarire che quei morti, vittime della cieca ritorsione e della ideologia, debbano essere onorati da tutti, indipendentemente dal credo politico di ognuno.

Paolo Rausa,
presidente Associazione Culturale Orizzonte