«Per amministrare un comune bisogna avere un progetto di città»

«Stiamo assistendo al declino del Consiglio comunale, che invece deve tornare al centro della vita politica di Peschiera Borromeo»

Moreno Mazzola

Moreno Mazzola

Anche quest’anno il periodo natalizio è passato senza luminarie, l’anno scorso la responsabilità era di Zambon quest’anno di chi è? Abbiamo avuto numerosi eventi natalizi fatti dalla Pro Loco ma rimangono irrisolti i maggiori quesiti a livello locale. Amministrare un comune non è come gestire un CRAL aziendale, assieme agli eventi bisogna avere un progetto di città, progetto che malgrado i conclamati proclami in campagna elettorale oggi non è ancora evidente. Abbiamo ricevuto informazione che si farà un bando per la gestione della casa dell’acqua, quindi fra qualche mese sarà usufruibile dai cittadini, abbiamo avuto occasione di ascoltare il programma di efficientamento energetico che prevede l’acquisto dei pali della luce per un esborso di circa 60.000 €, senza avere evidenza di quando il comune rientrerà della spesa effettuata e quindi quando se ne potranno vedere i benefici per i cittadini considerando che la convenzione avrà durata poliennale, probabilmente dieci o quindici anni, e il Comune per tutta la durata della convenzione continuerà a pagare quanto ha pagato sinora. Ma quello che rimane da chiarire è la posizione dell’amministrazione rispetto all’affare Bellaria, alla cascina Lorini, all’utilizzo del centro Calipari di Linate e alla sua dependance, alla situazione del campo sportivo di Linate e a quello di Mezzate, al recupero dei soldi derivanti dalla convenzione per l’utilizzo del Mall della Galleria Borromeo,  alla situazione Microsoft e al recupero dei soldi per le opere non effettuate in convenzione, al centro civico e all’impianto di climatizzazione dell’asilo nido di San Bovio, al ripristino del terzo turno della polizia municipale, alla situazione della bocciofila del Borsellino, al recupero delle cascine. La cosa che però, dal mio punto di vista, risulta più grave è il declino delle istituzioni, in particolare di quel luogo deputato alla discussione che è il consiglio comunale. Ricordo ai lettori che il consiglio comunale è l’organo di indirizzo e controllo dell’azione amministrativa. L’amministrazione Molinari come tutte le precedenti amministrazione è maggioranza derivante dalle elezioni ma minoranza degli aventi diritto al voto, infatti con i 5.840 voto presi al ballottaggio (affluenza del 49,42%) ha il 32% di consenso degli aventi diritto al voto. Cosa voglio dire con questo: voglio dire che se si vuole fare una politica diversa, che altri non sono stati in grado di fare, bisogna avere la capacità di restituire il dovuto ruolo al Consiglio Comunale portando in discussione le delibere (oggi la media è di due delibere a consiglio e di valore non rilevante rispetto ai bisogni dei cittadini), bisogna che la maggioranza apra al confronto con la minoranza. Smettiamola di essere buonisti e di dire che bisogna riaprire un dialogo da ambo le parti, tema prevalente negli elettori che nel 2014 votarono PD e nel 2016 votarono la coalizione Molinari, il dialogo, nell’interesse dei cittadini, lo può riaprire solo una parte in quanto ha tutti gli strumenti per farlo e questa componente è l’attuale maggioranza. Vedremo nei primi mesi del 2017 se si potrà parlare di un nuovo corso della politica peschierese in discontinuità con il passato, come sbandierato ai quattro venti dall’attuale maggioranza in campagna elettorale, o assisteremo alle stesse dinamiche messe in atto dalle precedenti amministrazioni.
Moreno Mazzola