Novella Prestigiovanni
Età: 28 anni - Stato civile: nubile
Figli: nessuno (ma spero di averne, in futuro...)
Titolo accademico: Dottoressa magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Comunicazione multimediale; Dottoressa in Scienze dei Beni culturali
Mansioni: Caporedattrice di 7giorni; redattrice free lance
Citazione preferita: “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere” (Mahatma Gandhi)
Squadra del cuore: la Nazionale
Hobby: scrivere racconti e poesie; guardare film impegnati o commedie; andare a teatro; cantare; ballare
Da bambina volevo fare: la cantante o la ballerina; da adolescente, la psicologa e la scrittrice
La mia esperienza a 7giorni: I miei primi articoli su 7giorni sono apparsi nella primavera del 2008, quando collaboravo con una testata on line che vi curava una rubrica di spettacolo. Il vero e proprio incontro con la redazione di via Dante 2 risale a poco meno di un anno dopo: pur lavorando come redattrice per due riviste specializzate in nautica acquistabili in edicola, Il giornale della Vela e Barche a Motore, avevo voglia di trattare anche argomenti inerenti al territorio in cui vivo, avvicinandomi ai problemi dei cittadini e dando “voce” alle questioni più sentite da chi risiede nel Sud Est Milano. La svolta è avvenuta alla fine del 2009, quando mi è stato proposto di diventare caporedattrice della free press: così, da circa 12 mesi, ho assunto l’onere e l’onore dell’incarico, attraverso il quale mi sto impegnando a conferire una qualità sempre maggiore alle pagine di questo importante quindicinale che, nel corso del tempo, sta diventando sempre più ricco di contenuti e il cui bacino d’utenza è in continua espansione.
Cosa mi auguro per il 2011: Con l’arrivo dell’anno nuovo, sarebbe bello se ogni essere umano si lasciasse alle spalle i sentimenti negativi e sorridesse al mondo e a ogni giorno che gli è donato; la frenesia della società in cui viviamo, troppo spesso, porta l’uomo a dimenticare ciò che di meraviglioso ha, dentro e fuori da sé. Spero che il 2011 sia l’anno della ripresa dalla crisi economica, perché i giovani vogliono lavorare e devono avere il diritto di costruire il proprio futuro, che ora gli è negato. A livello personale, mi auguro di essere felice e in salute, insieme alla mia stupenda famiglia - che è il regalo più grande fra i tanti per i quali devo ringraziare la vita - e di proseguire a lavorare nell’ambito che amo, quello della scrittura.