Matteo Renzi, Il mostro, nuova edizione aggiornata: inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l'immagine

Carlo Nordio: «dovrebbe essere studiato alla scuola superiore della magistratura… ed essere oggetto di riflessione soprattutto per quanto riguarda la devastazione dei nostri diritti fondamentali».

Matteo Renzi

Matteo Renzi Foto Ufficio Stampa Palazzo Chigi

Questa Nuova Edizione del novembre di quest’anno è stata pubblicata a pochi mesi dalla I Edizione del maggio scorso. Quali ragioni hanno spinto l’autore a ripubblicare il suo saggio “Il mostro” a pochi mesi di distanza? Per conoscere il contenuto del libro rimando alla mia recensione  pubblicata sul blog italia-express.it: https://italiaexpress.wordpress.com/2022/06/12/il-mostro-inchieste-scandali-e-dossier-come-provano-a-distruggerti-limmagine/. Renzi lo ha presentato dappertutto. Non ho tenuto il conto, ma in ogni città italiana c’è sempre stato un notevole afflusso di pubblico, curioso di capire che cosa intendesse l’autore quando si descriveva come mostro non per sua scelta ma per una deliberata o meno costante azione di denigrazione politica e di repressione giudiziaria. Non per assumere una posizione populistica di vittima e di persecuzione ma, credo, per capire fino a che punto si è spinta l’attività investigativa e il dileggio dei partiti per eliminare, fisicamente e per via di un costante attacco, un personaggio scomodo, che pure aveva rivestito con successo i ruoli di sindaco di Firenze, presidente della provincia di Firenze, segretario del Pd e primo ministro, portando il Pd a più del 40% nelle elezioni europee del 2014. Certo poi c’è stato il fallimento del referendum nel dicembre 2016, ma dopo una legislatura in cui erano state approvate una serie di riforme risolutive nel campo economico (il job act, per es.), civile (il dopo di noi, contro lo spreco alimentare, le unioni civili, ecc.)  e del lavoro (contro il caporalato, industria 4.0, ecc.). Renzi ripercorre in questa Nuova Edizione tutti gli elementi politici e giudiziari che hanno cercato di impedire, da parte della Procura di Firenze, con i nomi dei magistrati coinvolti e le circostanze delle loro nefandezze suffragate da ben 5 sentenze della Corte Costituzionale, l’attività politica di un protagonista delle vicende istituzionali più salienti negli ultimi anni. Dalla elezione e rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, allo stop del tentativo di Salvini di impadronirsi dei “pieni poteri”, della caduta del governo Conte rivelatosi incapace di affrontare la crisi politica e sanitaria in seguito alla diffusione del Covid, infine al disegno di portare Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio. Come fermare questo pandemonio incontrollabile? E chi si è posto questo obiettivo? Lo specifica un magistrato che ha rivestito nel nostro paese incarichi di grande responsabilità. E non riuscendo a frenarlo o a “stendere un cordone sanitario” intorno a lui, si è cercato di attaccare i suoi familiari, i genitori accusati di essere pericolosi criminali e puntualmente assolti, i suoi collaboratori prendendosela con il padre di Maria Elena Boschi indicato come corrotto nella gestione della Banca Etruria, anche lui assolto, fatti che hanno scatenato una canea giornalista e degnati solo di un trafiletto quando sono stati scagionati. E i finanziatori della Leopolda, con il caso Open, quando centinaia di finanzieri vengono sguinzagliati nel cuore della notte a perquisire e prelevare pc e cellulari e ogni altro elemento che potesse suffragare una tesi che stava solo nella testa dei pm, sconfessata per ben 5 volte dalla Cassazione. E infine l’uso delle intercettazioni telefoniche di un senatore della Repubblica senza richiedere le autorizzazioni dovute a sua tutela, come ha sentenziato ancora una volta la Cassazione. Ce n’è donde, se Carlo Nordio, non ancora ministro Guardasigilli, ha espresso pubblicamente il suo pensiero sulla necessità che il libro “dovrebbe essere studiato alla scuola superiore della magistratura… ed essere oggetto di riflessione soprattutto per quanto riguarda la devastazione dei nostri diritti fondamentali”. Parole pesanti che inducono a riflettere e ad agire a tutti i livelli, anche i più alti dello Stato, per far cessare un attacco spropositato e assurdo nei confronti di un cittadino che “si sa difendere”, come dice Renzi, preoccupato del ruolo assunto da alcuni settori o singoli magistrati nel reprimere la legittima attività politica di un cittadino, specie se ad essere interessato è una persona qualunque. Infine risulta incomprensibile l’apposizione del segreto di Stato su un episodio strano e molto discutibile, per cui un incontro di Renzi con un funzionario dei Servizi diventa oggetto delle fotografie e dei video ripresi da una signora per un tempo abbastanza lungo e fatti pervenire ad un giornalista a scopi scandalistici. Incredibile che succeda anche questo in Italia!
Paolo Rausa

Pubblicato per Piemme, Milano, novembre 2022, pp. 189, € 9,90.
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