Mediglia, il confronto sul referendum del 4 dicembre, fra Santanché e Ambrosoli interrotto da un gruppetto di contestatori

Il deputato di Forza Italia critica l’ex Presidente Napolitano, alcuni attivisti del “Si” la contestano

Mediglia: il dibattito ha inizio

Mediglia: il dibattito ha inizio Da sinistra Daniela Santanché, Umberto Ambrosoli e l'Assessore Rosi Simone


Il dibattito sulla riforma Costituzionale, fra il Consigliere Regionale dimissionario Umberto Ambrosoli e l’Onorevole Daniela Santanché, tenutosi Lunedì 24 Ottobre, presso il Teatro Parrocchiale di Via Roma è finito con un colpo di scena: Daniela Santanché ha lasciato il confronto con  Umberto Ambrosoli in polemica con un gruppetto di contestatori. Il dibattito organizzato dalla Amministrazione Comunale, per comprendere meglio le ragioni dei sostenitori del Si e del No si è interrotto nel finale. Uno dei contestatori siede in Consiglio comunale. Roberto Lanni Consigliere del Partito  Democratico e sostenitore del “Si”, è stato il primo a scaldarsi quando l’Onorevole Santanché ha dichiarato che Giorgio Napolitano è stato il peggior Presidente della Repubblica della storia. Lanni ha inveito a più riprese nei confronti del parlamentare italiano per poi assistere al dibattito dal fondo del teatro parrocchiale che ospitava l’evento. A ruota, un paio di attivisti del “Si” hanno rivolto all’Onorevole Santanché inviti decisi a vergognarsi. Di tutta risposta Santanché non ha avuto mezze misure e ha ribadito coloratamente quanto non le piacesse Napolitano. Da quel momento quasi ogni intervento di Daniela Santanché è stato oggetto di commenti ad alta voce con toni di scherno e dileggio da parte di quel gruppetto di tre o quattro persone al massimo che hanno finito per irritare la deputata azzurra. Non è bastata la solidarietà incassata dalla maggioranza del pubblico. L’ultima provocazione è stata galeotta, e porta la firma del più facinoroso dei sostenitori del “Si”. Un signore sulla sessantina quando Daniela Santanché ha citato, in tema di sanità lombarda, l’ex  Vice Presidente della Regione Mario Mantovani (presente in sala), ha mostrato i polsi incrociati,  mimando il gesto delle manette. L’Onorevole Santanché ha ritenuto concluso il dibattito e ha abbandonato il teatro parrocchiale rivolgendo al gruppetto parole di biasimo per la “maleducazione e la cafoneria” dimostrata nei confronti di una donna. I cittadini intervenuti hanno condannato  l’episodio  bollando come antidemocratici, i sostenitori del “Si” che avevano impedito il regolare svolgimento della serata: «Quei signori – dichiara una signora intervenuta con il figlio venticinquenne - ci hanno impedito di ascoltare fino alla fine, le opinioni dei due ospiti, che hanno messo a disposizione il loro tempo affinché noi cittadini capissimo meglio i contenuti di questa importante riforma».  Gli fa eco un giovane sostenitore del No: «Se questi sono i metodi intimidatori con cui il “Si” intende far valere le proprie ragioni, siamo veramente messi male». L’incontro, presentato dall’ Assessore Rosa Simone ha incontrato il gradimento dei cittadini di Mediglia. Una sessantina gli intervenuti, la maggioranza di loro animata dalla voglia di comprendere meglio i contenuti del quesito referendario. Fra i presenti anche il deputato di Forza Italia Luca Squeri, il Sindaco di Mediglia Paolo Bianchi, e molti consiglieri comunali. La caratura dei due ospiti invitati a spiegare, le ragioni dei due schieramenti, ha permesso un dibattito serrato e nel merito della riforma chiarendo ai cittadini gli aspetti ancora oscuri di una complicata riforma, almeno fino a quando nel momento delle domande del pubblico, il clima è divenuto insostenibile.
Raggiunto telefonicamente il Consigliere Comunale Roberto Lanni ha spiegato le sue ragioni : «Un rappresentante delle istituzioni non può usare un linguaggio del genere. Giorgio Napolitano per quanto non possa piacere ha garantito in un momento di impasse del paese, un istituzione importante in difesa della Costituzione e della nostra Repubblica. La contestazione era per il linguaggio che, l’Onorevole Santanché utilizza spesso». Per Lanni la serata è stata un flop: «La platea che applaudiva, era composta principalmente da addetti ai lavori, portati dalla Santanché. Di  Mediglia eravamo una decina. La serata è stata poco pubblicizzata avrebbe dovuto essere un occasione importante per spiegare ai cittadini cos’è questo referendum. Non c’era neanche il vicesindaco (Gianni Fabiano n.d.r.) una persona che muove molta gente, come ha dimostrato nella recente manifestazione sportiva “La partita del cuore”,  dove è riuscito a coinvolgere tutto l’associazionismo del territorio». Poi prende le difese dell’uomo che ha fatto il gesto delle “manette”: «Non conosco quell’uomo ma il popolo si esprime nelle sue peggiori espressioni quando di fronte si trova la provocazione. Un politico deve avere il sangue freddo e rispondere ai cittadini. In quel caso specifico – conclude l’esponente del PD - avrebbe reso merito a Mantovani se avesse risposto a quel cittadino».

Richiesta di rettifica del Consigliere Lanni in data 27 Ottobre 2016

In seguito all'uscita dell'articolo, il Consigliere Roberto Lanni telefonicamente ha  precisato che non è un iscritto al Partito Democratico, ma solamente alla lista civica Progetto x Mediglia; di esserlo stato in passato ma per protesta non si è più iscritto e quest'anno sta decidendo cosa fare; di non aver mai preso le difese del signore citato nell'articolo ma espresso solamente una constatazione oggettiva.