Caos al Consiglio comunale di Zelo Buon Persico, la minoranza denuncia: «Un abuso di potere e una mancanza di rispetto per le famiglie in difficoltà»
Un consiglio comunale straordinario, convocato il 27 gennaio, ha visto il dibattito trasformarsi in uno scontro aperto tra minoranza e amministrazione, al centro della questione, la sospensione del servizio di trasporto per disabili. Il Sindaco fa sgombrare l'aula consiliare dalla forza pubblica.

La sospensione del servizio: un provvedimento contestato
Il consiglio comunale era stato convocato su richiesta delle minoranze per discutere la controversa decisione di interrompere il servizio di trasporto per disabili. Questa misura, introdotta dall'Assessorato ai Servizi Sociali durante il periodo natalizio, ha sollevato aspre critiche, in particolare per il modo improvviso con cui è stata comunicata e attuata. «Il regolamento approvato non legittimava in alcun modo l’interruzione del trasporto dei cittadini in stato di necessità», ha dichiarato il consigliere di minoranza Adorno Marazzina, aggiungendo che «semmai ne avvalorava l’utilizzo regolando le forme di compartecipazione economica, a cui le famiglie si sono sempre dette disponibili».
Secondo l'amministrazione comunale, le famiglie avrebbero potuto rivolgersi all’associazione APS Leo all’Ingiù, che già si occupa del trasporto. Tuttavia, questa soluzione, recita la nota stampa della minoranza, è stata giudicata inadeguata e offensiva dalle famiglie e dalle opposizioni, che hanno denunciato una forma di avversione dell’amministrazione verso l’associazione stessa. Negli anni, infatti, il Comune avrebbe rifiutato ripetute richieste di incontro da parte di APS Leo all’Ingiù.
Convocazione irregolare e mancanza di quorum
Marazzina Capogruppo lista civica NOIconZELO spiega come la minoranza abbia ottenuto la convocazione del consiglio comunale grazie al diritto di un quinto dei consiglieri di richiederlo, ma la convocazione è stata accompagnata da numerose irregolarità. Tra queste, la mancata pubblicizzazione della seduta e l’assenza di un ordine del giorno chiaro.
Alla riunione, continua l'esponente della lista NoiconZelo, si sono presentati solo i consiglieri di minoranza Marazzina, Tonani, Evangelista, e il sindaco accompagnato dall’assessora ai Servizi Sociali Daniela Brocchieri. Tuttavia, all’arrivo della consigliera di minoranza Danelli, l’assessora Brocchieri ha lasciato l’aula, causando la mancanza del numero legale per procedere. La seduta è stata quindi sospesa per un’ora e, al suo rientro, il sindaco ha dichiarato l’invalidità della riunione a causa dell’assenza dei consiglieri di maggioranza.
Lo scontro con i cittadini
Durante la sospensione, i consiglieri di minoranza si sono intrattenuti con i numerosi cittadini presenti, ascoltando le difficoltà e il disagio delle famiglie colpite dalla sospensione del servizio. «I ragazzi con disabilità non riescono a comprendere quello che sta avvenendo, e questo aumenta ulteriormente il loro disagio», hanno riferito i consiglieri.
Alla ripresa dei lavori, il sindaco ha rifiutato di discutere ulteriormente con i cittadini presenti e ha ordinato alla polizia locale di sgomberare l’aula, nonostante gli appelli a un dialogo costruttivo. Questo gesto è stato interpretato come una mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie e una chiusura netta al confronto.
Il richiamo ai valori della giornata della memoria
Nel suo intervento, il capogruppo di Noi con Zelo, Adorno Marazzina, ha sottolineato l’importanza simbolica della data in cui si è svolto il consiglio comunale: «Nel giorno della memoria, mi è venuto in mente quello che Hannah Arendt diceva: “Di fronte al male nessuno ha il diritto di obbedire” e starsene a casa». Le minoranze hanno già richiesto l’intervento del Prefetto per garantire il rispetto delle regole democratiche nelle prossime convocazioni.
La questione rimane aperta e le famiglie interessate aspettano risposte concrete dall’amministrazione. L’interruzione del servizio di trasporto per disabili ha messo in luce non solo le difficoltà operative di un settore delicato, ma anche un clima di tensione politica che rischia di allontanare ulteriormente i cittadini dalle istituzioni locali.