Giorgio Calcaterra corre con Andrea alla "Roma Appia Run", per un pozzo in Etiopia

Elisabetta Cipollone continua nella sua missione di portare acqua e condizioni igeniche sanitarie migliori nel nome di suo figlio Andrea: a Roma per raggiungere i fondi necessari al 21° pozzo

A sinistra Giorgio Calcaterra a destra lo scomparso Andrea De Nando

A sinistra Giorgio Calcaterra a destra lo scomparso Andrea De Nando

Il progetto "un pozzo per Andrea" ha gambe forti per correre

Domenica 15 Aprile si svolgerà la Citroen Roma Appia Run, la classica di primavera del podismo della capitale, giunta all’edizione numero 20. Il percorso di 13 km (4 km per i neofiti)  è decisamente eterogeneo, si avvicenderanno cinque superfici: l’asfalto di Caracalla, la pista delle Terme, gli immancabili sampietrini, i basoli dell’Appia Antica, lo sterrato all’interno del parco della Caffarella e la pista dello stadio delle Terme.
Giorgio Calcaterra Campione del Mondo della 100 km, correrà alla Roma Appia Run  per  realizzare il sogno del  peschierese  Andrea De Nando di portare acqua in Etiopia. Il 15enne investito e ucciso all’uscita dell’oratorio il 29 gennaio 2011 lo aveva lasciato scritto nel suo diario. Da quel tragico giorno la mamma Elisabetta non ha perso un giorno senza  provarle tutte per realizzare il desiderio di Andrea. E quello che si appresta ad inaugurare nel corno d’Africa sarà il 21esimo pozzo dell’iniziativa “Un pozzo per Andrea” realizzata dai missionari del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo). Questa volta sarà il villaggio di Shebo nella regione del Gambella e garantirà l’accesso all’acqua potabile a circa 500 persone. Per tagliare il traguardo dei  10.000 Euro occorrenti è stata attivata una raccolta fondi online https://www.produzionidalbasso.com/projects/17519/support.
Giulio Carnevale