Incidente di Mediglia, tragedia infinita, muore anche il secondo 19enne ricoverato al San Gerardo di Monza

Matteo Huqi, non ce l’ha fatta, ha lottato come un leone per sei giorni, oggi i medici hanno decretato la morte celebrale

Matteo Hoqi

Matteo Hoqi Foto dal suo profilo Facebook

Appena ieri si erano svolti i funerali di Marco, e oggi la tragedia appare infinita, è morto Matteo Huqi, l’atro 19enne coinvolto nel tremendo incidente accaduto sulla Strada Provinciale Paullese il giorno 8 agosto. L’impatto con il camion è stato violentissimo. Numerose fratture e ferite in tutto il corpo, ma quello che ha preoccupato l’equipe medica dell’Ospedale San Gerardo di Monza  fin da subito è stata la tremenda botta in testa che aveva causato un enorme ematoma, che innalzava la pressione nel cranio. Matteo è stato operato di urgenza dai sanitari, che hanno tentato di ridurre l’ematoma, ma purtroppo non c’è stata la reazione auspicata e oggi alle ore 16 il bollettino medico ha decretato la morte celebrale di Matteo, coetaneo di Marco. Un destino che accumuna due giovani, due famiglie due comunità, quel camionista forse troppo distratto, quella maledetta strada, quell’istante, il silenzio.
Matteo Huqi, la sua famiglia è di origine albanese, lavorava alla Sicurcond di Settala da circa 6 mesi. Cugino e non fratello come è stato scritto fin’ora, di Erlind Tafa, l’altro ragazzo di 29enne coinvolto nell’incidente e ricoverato a San Donato Milanese, fuori pericolo ma con un lungo percorso sanitario davanti a se, prima di tornare alla “normalità”. Matteo stava imparando il mestiere, era felice del suo impiego, grazie alla buona parola del cugino aveva trovato una ditta che attraverso dei corsi stava valorizzando le sue competenze. «Siamo distrutti – dichiara il titolare dell’azienda settalese dove Matteo era impiegato -. Non ci diamo pace, siamo vicini alla famiglia. Una tragedia».
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