Dopo Peschiera anche a Segrate c' è preoccupazione per l'appalto dei nidi comunali, l'amministrazione organizza un incontro pubblico

Gli uffici comunali stanno svolgendo controlli capillari rispetto a quanto dichiarato dalla cooperativa prima in graduatoria, in modo da verificarne in dettaglio l’idoneità

La Centrale Unica di Committenza di Segrate è la stessa di Peschiera Borromeo

Dopo la sentenza del Tribunale Amministrativo della Lombardia (TAR) del 31 maggio 2018 che ha dato ragione al RUP di Peschiera che ha respinto la richiesta del Presidente della Centrale unica di Committenza (CUC) di assegnare la gara al primo classificato per una anomalia sull'offerta economica, anche a Segrate si è diffusa preoccupazione, tant'è che il Comune ha organizzato per Giovedì 28 giugno alle ore 18 presso l'Auditorium del Centro Verdi di via XXV Aprile una riunione con i cittadini. La posizione ufficiale del Comune non fa menzione delle problematiche occorse a Peschiera Borromeo concluse con l'esautorazione della CUC da Stazione appaltante per la maggior parte delle future gare, ma il fatto che il Segretario generale di Segrate, quello di Peschiera Borromeo e il Presidente della CUC concidano con la stessa persona è fonte di preoccupazione.
Molti genitori sono anche preoccupati dal fatto che non sia garantita la continuità con il personale apprezzato in forza al nido comunale in questiultimi anni. Per tutti questi motivi il sindaco di Segrate Paolo Micheli e l'assessore alla Scuola Gianluca Poldi incontreranno le famiglie interessate ad approfondire il tema della prossima gestione dei nidi comunali, a seguito della nuova gara d'appalto il cui iter d'aggiudicazione è ancora in corso. «Abbiamo seguito molto da vicino l'evolversi della procedura di gara e la preoccupazione dei genitori rispetto a un cambiamento è anche quella dell'Amministrazione comunale - spiega l'assessore Gianluca Poldi -. Per questo vogliamo tranquillizzarli incontrandoli personalmente: gli uffici comunali stanno svolgendo controlli capillari rispetto a quanto dichiarato dalla cooperativa prima in graduatoria, in modo da verificarne in dettaglio l’idoneità. Il bando era strutturato nella migliore maniera possibile per ottenere un servizio eccellente, entro le norme del Codice degli Appalti, che deve garantire la libera concorrenza: destinando ben il 70% dei punteggi all’offerta tecnica a garanzia della qualità dell'offerta e il 30% alla parte economica, con una valutazione degli sconti offerti rispetto alla base d'asta di 665 euro. Sottolineo per chiarezza, viste le innumerevoli inesattezze che stanno circolando, che i risparmi che si otterranno sulla base d'asta consentiranno alle famiglie che avevano subito un aumento tariffario nell'ultimo anno di pagare rette mensili con importi minori». Il bando, fan sapere dal Municipio, non sussistendo un obbligo di legge al riguardo, inseriva un meccanismo premiante per i concorrenti che si impagnavano ad assumere la maggiore percentuale di personale educativo del gestore uscente, senza alcuna decurtazione del trattamento retributivo e senza alcun demansionamento, essendo vincolato l'impegno all'applicazione del contratto collettivo delle cooperative sociali, settore educativo. Il concorrente primo in graduatoria si è impegnato ad assumere tutto il personale, anche quello di coordinamento e pedagogico. I lavoratori del gestore uscente potranno liberamente accettare o meno la proposta formale che sarà presentata dal concorrente che sarà dichiarato vincitore della procedura.