Sangalli: mai esistito nessun rischio di interruzione del servizio di igiene ambientale

L’Impresa ha operato sin da subito, forte della esperienza maturata nella gestione dei servizi di igiene ambientale nelle “aree rosse” del lodigiano, applicando rigorose procedure e comportamenti debitamente certificati

Monza, 15 aprile 2020 – Riguardo alcune notizie pubblicate sugli organi di stampa Impresa Sangalli Giancarlo con un comunicato stampa fa sapere che: «intende precisare come la procedura di raffreddamento – preludio di un eventuale sciopero – è stata intrapresa dalla sola sigla F.L.A.I.C.A uniti CUB, peraltro non rappresentativa all’interno del centro operativo e neanche firmataria del Contratto Nazionale di categoria. Impresa Sangalli Giancarlo intende ribadire come non vi sia mai stato – per le condizioni sopra indicate- alcun rischio di interruzione del servizio di igiene ambientale anche perché l’Impresa, ben prima delle asserite rivendicazioni mosse dalla sigla F.L.A.I.C.A. uniti CUB, aveva predisposto la sanificazione di tutti i mezzi e degli spazi comuni. L’Impresa ha operato sin da subito, forte della esperienza maturata nella gestione dei servizi di igiene ambientale nelle “aree rosse” del lodigiano, applicando rigorose procedure e comportamenti debitamente certificati e ne ha dato pronto riscontro alle Prefetture di Milano e Monza come alle locali ATS. Riguardo all’asserito nodo da sciogliere circa il pasto sostitutivo della mensa, Impresa Sangalli Giancarlo rimarca come questo problema non riguardi il centro servizio di Sesto ma solo quello di Monza ed è stato immediatamente risolto sottoscrivendo un accordo sindacale con le sigle CGIL, CISL,UIL e FIADEL in data 1° aprile. E’ singolare che questa situazione venga sollevata oggi, ben quattordici giorni dopo la sua risoluzione.Impresa Sangalli Giancarlo intende ringraziare in questa sede i rappresentanti sindacali, le RSU e le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto per la serietà e la grande collaborazione dimostrata in ogni momento in occasione dell’emergenza Coronavirus».