Emulazione del terrorismo islamico

Disagio psichico e terrorismo;
L'opinione di Giancarlo Trigari

L'opinione di Giancarlo Trigari

Dove si incontrano oggi i terroristi islamici? Nelle moschee, si affrettano a sostenere i leghisti, che danno voce ai luoghi comuni più banali.
È chiaro invece che si incontrano, come i due giovani di Monaco, negli ospedali psichiatrici.
Inutile dire che è quanto vado sostenendo dalla strage di Nizza in poi, mentre tutti i media solo ora si arrendono all'evidenza.
Su questi fatti è necessario riflettere senza pregiudizi e falsi pudori. Che la violenza sia il canale attraverso cui si libera la carica libidica che nasce dalla repressione, secondo la descrizione freudiana del disagio psichico, è ormai accertato come caratteristica della nostra epoca. Una volta poteva spingere ad affermarsi nello sport, nelle grandi creazioni artistiche, negli atti eroici disinteressati, nei viaggi avventurosi alla scoperta del mondo, ma oggi nulla di tutto questo fa più notizia presso il grande pubblico. Comunque anche prima riguardava un numero ristretto di persone, culturalmente più dotate.
La violenza contro i più deboli, minori e donne in particolare, o anche cieca e indiscriminata, è sempre esistita perché fa parte della pulsione di morte: una delle componenti fondamentali della psiche umana. Fino a poco tempo fa la Chiesa Cattolica l'aveva identificata con il diavolo, nel tentativo di separarla dall'uomo, che doveva apparire potenzialmente portato solo al bene. Nelle menti più deboli la violenza aveva modo di esprimersi attraverso le guerre, anche in Europa.
Tra la prima e la seconda guerra mondiale, guerre che hanno causato un numero impressionante di morti, oltre ad inimmaginabili distruzioni, c'è stato un intervallo di trent'anni. Attualmente in Europa sono trascorsi settanta anni senza guerre. Se facciamo una contabilità cinica dei morti, tenuto conto di tutti gli atti di violenza ingiustificata, dobbiamo concludere che ci è andata molto, ma molto, bene.
Dobbiamo rassegnarci e tenerci i nostri imitatori delle guerre sante che si svolgono in altre parti del mondo? A breve termine non si può fare di più che tenere alta la guardia e incrociare le dita.
Nel lungo termine, per esprimersi in termini psicanalitici, bisogna lavorare per creare altri canali attraverso i quali liberare la carica di violenza repressa nella psiche delle menti più deboli.