Giornata Nazionale della Bandiera. La storia di Licia Marinelli, esule da Fiume, che nascose il tricolore per non farlo cadere in mano ai partigiani slavi

«Con uno stratagemma riuscì a salvare il tricolore, che ancora oggi mostra orgogliosamente durante le manifestazioni patriottiche in Australia, dove vive da molti anni assieme alle due figlie»

Licia Marinelli

Licia Marinelli

7 gennaio 2024, in occasione della Giornata Nazionale della Bandiera, il Comitato 10 Febbraio e l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia rendono nota la storia di Licia Marinelli in Bazzara, che salvò il Tricolore nascondendolo addosso alla figlioletta.

Nata ad Ancona il 29 maggio 1925, esule da Fiume, la signora Licia attualmente è residente in Australia.

«I partigiani slavi distruggevano tutti i simboli di italianità e se trovavano una bandiera tricolore la facevano a pezzi o la bruciavano – ricorda Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio - quando gli jugoslavi costrinsero la signora ad abbandonare la sua casa, Licia prese la bandiera italiana e la nascose addosso alla figlioletta. Con questo stratagemma riuscì a salvare il tricolore, che ancora oggi mostra orgogliosamente durante le manifestazioni patriottiche in Australia, dove vive da molti anni assieme alle due figlie».

«In occasione della Festa del Tricolore – dichiara Gaetano Ruocco, presidente dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia – indichiamo a tutti gli italiani l’attaccamento alla Bandiera Nazionale dimostrato da questa coraggiosa donna, che è iscritta alla sezione ANSI di Melbourne».

Il Comitato 10 Febbraio ha conferito la qualifica di socio onorario alla signora Licia Marinelli Bazzara, mentre l’ANSI ha deliberato la concessione di un’analoga benemerenza.