Maullu nominato presidente di Tem Spa: vergognoso emblema dell’uso privato delle Istituzioni pubbliche

La nomina di Stefano Maullu a presidente di Tem Spa è una vergogna ed è l’emblema dell’uso privato delle Istituzioni pubbliche. Neanche il tempo di fare le valigie, dopo la defenestrazione dalla Regione, e Maullu, in tempo record, ha già occupato una nuova poltrona. Non c’è limite alla spudoratezza di Podestà che, come un muro di gomma, in Consiglio fa finta di niente. Alla faccia della crisi, dei precari, dei disoccupati e delle migliaia di lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione, l’ex Assessore è riuscito a garantirsi subito una nuova poltrona, lautamente pagata grazie alla protezione di Pdl e Lega.

Altra vergogna è l’allargamento del potere privato e bancario e la riconferma nel Consiglio d’amministrazione del pluri-inquisito Bruno Binasco, che mantiene la sua “cadrega” dopo avere contribuito a far raggiungere a Tem l’“ottimo” risultato di chiudere il bilancio annuale in disavanzo.

L’unica risposta a questo scempio sono i ricorsi giudiziari, ad esempio contro Tem entro il 2 maggio 2012, e la mobilitazione capillare popolare di massa, pacifica e sempre più estesa, che contesti la cancellazione di ogni intervento sul trasporto pubblico locale, rivendicando lo spostamento di tutte le risorse sugli investimenti per il ferro (Mm3 a Paullo e Mm2 a Vimercate), la conclusione dei cantieri in corso (ad esempio, S.P. Paullese), la sistemazione della viabilità esistente (ad esempio, S.P. Cerca, ampliamento del parcheggio della metropolitana di San Donato, interramento S.P. Rho-Monza) e tenga vive le richieste dei pendolari di avere nuovi mezzi di trasporto, abbonamenti equi e condizioni accettabili di viaggio.

Su questi temi occorre aprire un dibattito pubblico, partecipato, trasparente e metropolitano con il Comune di Milano.