Milano, 100 profughi nell’ex campo base di Expo

L’ex centro logistico cambia destinazione d’uso e si trasforma in un nuovo centro di accoglienza con 500 posti letto, per far fronte all'emergenza profughi inviati dal Viminale

L'ex campo base di Expo

L'ex campo base di Expo

Il Viminale preme la prefettura perché trovi nuove strutture da adibire a centri accoglienza

A Milano le polemiche non si sono fatte attendere in merito alla decisione di convertire l’ex campo base di Expo in centro di accoglienza. In vista infatti dell’emergenza profughi, che andrà aggravandosi verso l’estate, il Viminale ha chiesto alla prefettura di trovare almeno 4500 posti letto, mentre la Lombardia arriva fino a 3000. Per questo motivo, la prefettura ha deciso di aprire le porte dell’ex centro logistico ai migranti in arrivo dal sud Italia, su ordine del Viminale. Dai pullman sono già scese 100 persone di origine africana che aumenteranno fino a 500, ovvero i posti letto disponibili nella struttura, per poi essere smistati in tutta la regione. Lo Stato garantisce un rimborso di 35 euro al giorno all'ente gestore dei centri, per ciascun profugo, costi che coprono vitto, alloggio e corsi di italiano. 

La prefettura ha cercato di far passare inosservato il nuovo piano di accoglienza, ma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, lo ha reso noto, commentando: «Se fosse vero, non sarebbe accettabile, noi ci stiamo impegnando molto sull'area Expo per evitare il degrado e le occupazioni abusive e per evitare che succeda quello che accadrebbe se venissero mandati lì gli immigrati» sottolineando che si tratterebbe di un «accordo con l'ex commissario Expo». Il nome non lo fa, ma è lampante che si riferisca proprio al candidato di centro sinistra, ovvero Giuseppe Sala, che replica: «Non c'è stata nessuna mia decisione sull'emergenza profughi». 

Polemiche a parte, il Viminale preme perché si trovino nuove strutture da predisporre all’accoglienza, come nel caso dell’ex Cie di via Corelli, infatti nei posti convenzionati col ministero non ci sono più posti disponibili. Intanto dalla Libia sono sbarcati sulle coste italiane 4000 africani nell’ultima settimana, i quali sono stati smistati nella penisola, e di questi 300 giunti in Lombardia, un impegno che è destinato a divenire sempre più gravoso. Il campo base di Expo pareva un’opzione realistica e soprattutto accessibile, dato che la struttura, nonostante sia rimasta inutilizzata dall’esposizione, era da subito attivabile, con una mensa e casette prefabbricate, il tutto gestito dalla Croce Rossa.