San Giuliano, sfondata la soglia psicologica dei mille casi Covid. Situazione critica in tutto il Sud Est Milano

In attesa che entri in vigore il nuovo Dpcm, ogni comune si organizza come può. E il conteggio dei contagiati e dei decessi fa registrare ogni giorno un aumento

La seconda ondata di coronavirus sta colpendo duramente le aree dell’Italia che già in primavera avevano subito i danni più gravi dovuti alla pandemia. E come a marzo e ad aprile, Milano e la Lombardia restano l’epicentro reale e simbolico del Covid in Italia. I numeri parlano chiaro, ogni giorno la situazione va aggravandosi e il Governo, così come la Regione e i comuni stanno provando a correre ai ripari. A mettere ordine e a dare una nuova, importante stretta alle norme già in vigore, a partire dalla giornata di giovedì 5 novembre ci penserà il nuovo decreto emanato dal Premier Conte. Ciò che attende Milano e dintorni è un nuovo lockdown soft.
La pandemia non sta risparmiando nemmeno il Sud Est di Milano, dove l’allerta resta altissima. A San Giuliano Milanese, secondo quanto si apprende da un post pubblicato dal sindaco Marco Segala sulla propria pagina facebook, «da inizio pandemia abbiamo registrato 996 Casi Covid (+19). Di questi, 60 sono deceduti (+1) e 497 sono guariti (+13). L'incidenza del Covid rispetto alla popolazione, in Città, è pari al 2,55%. I casi Covid attualmente positivi - esclusi quindi guariti e deceduti - in Città sono 439 (+5); di questi, 418 si trovano presso il loro domicilio, mentre 21 sono ricoverati. L'età media dei casi attualmente positivi è pari a 38 anni. In attesa dei nuovi provvedimenti che saranno assunti dal Governo e dalla Regione previsti entro sera – conclude Segala –, continuiamo a rispettare le regole con senso civico e rispetto per noi stessi e gli altri: Indossa la mascherina sia al chiuso sia all'aperto (ad eccezione di quanto pratichiamo attività sportiva). Mantieni la distanza e non creare assembramenti. Igienizza le mani. Dobbiamo essere tutti più responsabili per tutelare la nostra salute e proteggerci!» ha chiosato il primo cittadino.
Anche altrove, nei comuni limitrofi, ogni amministrazione cerca di mettere una pezza come può. Mentre a Mediglia si apprestano test sierologici per i ragazzi che dovranno e potranno ritornare in aula, a Vizzolo, davanti al Predabissi, è stata allestita una tenda dove sarà possibile effettuare i tamponi; intanto il numero di malati Covid continua a crescere anche all’interno dello stesso ospedale. All’attuale emergenza, si assommerà a giorni anche l’inizio delle vaccinazioni antinfluenzali, disponibili a partire dal 16 novembre.
Si attende dunque l’ufficialità del nuovo dpcm, sulla base del quale dovranno essere rimodulate tutte le attività produttive e ogni altro aspetto della vita quotidiana. 

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